Tutti a casa, i vaccini Pfizer sono finiti: in più di duecento restano senza seconda dose e Green Pass

Tutti a casa, i vaccini Pfizer sono finiti: in più di duecento restano senza seconda dose e Green Pass
Tutti a casa, i vaccini Pfizer sono finiti: in più di duecento restano senza seconda dose e Green Pass
di Emidio Lattanzi
Martedì 3 Agosto 2021, 04:50 - Ultimo agg. 4 Agosto, 09:00
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SAN BENEDETTO - Sulla conta dei vaccini Pfizer ieri mattina i conti non tornavano e praticamente quasi tutte le persone (più di duecento) che erano in prenotazione per ricevere la seconda dose del siero sono state rimandate a casa. Il motivo? Mancavano le fiale. E mancavano proprio nel momento maggiormente delicato, cioè alla vigilia dell’entrata in vigore del decreto con il quale il Green pass diventa obbligatorio per usufruire di diversi servizi. Insomma, chi aveva programmato le vacanze, ora rischia di partire senza l’agognato documento che consentirà, fra pochi giorni di poter accedere a eventi e strutture di vario genere. 

Le prenotazioni

Così ieri mattina intorno alle 8 le prime persone che, prenotazione alla mano, si sono presentate al centro vaccinale del Palaspeca di San Benedetto, si sono trovate di fronte la responsabile del distretto Asur, la dottoressa Maria Teresa Nespeca, costretta suo malgrado a rimandare a casa quelle persone che dovevano ricevere il richiamo del vaccino Pfizer ma che non avevano ancora raggiunto il quarantaduesimo giorno dalla prima. Ieri mattina sono stati effettuati alcuni richiami poi, tutti gli altri che dovevano ricevere lo Pfizer, sono stati rimandati a casa. «Io in questo momento non ho vaccini Pfizer da poter somministrare per tutte le seconde dosi - ha affermato ieri mattina la dottoressa Nespeca - mentre chi ha il Moderna può tranquillamente seguire il percorso della propria prenotazione».

Per quanto riguarda la Pfizer la Nespeca ha spiegato che la fornitura avviene una volta alla settimana. Questa volta qualcosa non è andato come doveva andare perché le fiale non sono arrivate e la responsabile del distretto è stata costretta a posizionarsi sulla porta dal Palaspeca per spiegare alle persone cosa stesse succedendo. E a monte di tutto non ci sarebbe una carenza di forniture, piuttosto un errore organizzativo nell’approvvigionamento delle fiale ai vari punti vaccinali del territorio. Organizzazione che sembrerebbe aver penalizzato proprio San Benedetto dove quotidianamente, soprattutto dopo la notizia dell’obbligatorietà del Green pass, vengono somministrate centinaia di dosi ogni giorno. Il tutto tra chi ha capito la situazione accettando di buon grado il rinvio della somministrazione e chi, invece, ha contestato il fatto di non essere stato avvisato per tempo delle modifiche. 

Le proteste

«Mi sono organizzato per venire qui questa mattina - ha spiegato un grottammarese che rientrava tra le persone impossibilitate a fare la seconda dose di Pfizer - ed ora devo tornare indietro e perdere un’altra mezza giornata per questo rinvio». «A causa della mancanza di una adeguata programmazione - afferma la consigliera regionale Anna Casini - si rischia di negare un diritto sacrosanto, quello del vaccino. È inaccettabile prendere in giro i cittadini e il personale sanitario, sopratutto considerate le temperature di questi giorni. Le immagini del centro vaccinale vuoto mentre la variante delta corre e ci avviciniamo ai giorni più caldi dell’estate». 

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