Neonato di un solo giorno colpito
da una rara malattia operato e salvato

Neonato di un solo giorno colpito da una rara malattia operato e salvato
Mercoledì 4 Settembre 2019, 11:26 - Ultimo agg. 16:47
2 Minuti di Lettura

È stato operato a un giorno di vita per una malattia rara ed è stato salvato grazie a una tecnica inventata al Policlinico di Milano Il piccolo Alessandro era affetto da una malformazione rara, spiegano i medici, che colpisce un bimbo ogni 4mila. «Un intervento delicatissimo - racconta Ernesto Leva, direttore della Chirurgia Pediatrica - ideato proprio da noi e che ad oggi può essere eseguito solo nel nostro Ospedale, proprio per le competenze necessarie ad eseguirlo». Il bimbo, nato nella notte del 13 agosto, aveva una grave malformazione che ha fuso insieme parti dell'intestino con le vie urinarie. Un problema che non è purtroppo diagnosticabile con le ecografie di controllo durante la gravidanza, e anche per questo è ancora più inaspettato. Di norma questa malformazione richiede tre lunghi e laboriosi interventi ricostruttivi, ma al Policlinico lo stesso Leva ha ideato una tecnica innovativa, capace di gestire il caso con un unico intervento chirurgico, e con un impatto minore sul decorso post-operazione.

Mini incisione per asportare un tumore. A Torrette intervento record

La patologia di Alessandro è tecnicamente definita malformazione ano-rettale, una malattia rara per cui il Policlinico è Centro di riferimento nazionale, dove viene gestita una delle più alte casistiche a livello mondiale. Questa patologia non è ereditaria, e ad oggi non se ne conoscono completamente le cause. Lo speciale intervento unico, ideato in Policlinico, «è in grado di ricostruire l'anatomia della zona separando la via intestinale e la via urinaria, ripristinandone le funzionalità. È una tecnica - prosegue Leva - che ha bisogno di un grande affiatamento tra chirurghi e anestesisti, oltre alla preparazione del paziente prima dell'intervento da parte dei neonatologi. In più, data la rarità della malformazione e la complessità dell'operazione, questa tecnica è possibile realizzarla solo con un team dedicato e di grande esperienza che comprende chirurghi pediatrici, neonatologi, anestesisti e personale infermieristico altamente specializzato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA