Abusava della figlia di amici:
a denunciarlo è stata la moglie

Abusava della figlia di amici: a denunciarlo è stata la moglie
di Katiuscia Guarino
Giovedì 28 Luglio 2022, 08:55 - Ultimo agg. 12:27
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È stata la moglie a denunciare il marito che abusava della figlia minorenne di una coppia di amici. Un inferno per la ragazzina durato tre anni. Era costretta a subire violenze sessuali e minacce. Abusi che, secondo l'accusa, erano continui. I fatti si sarebbero svolti a Monteforte Irpino. A finire dietro le sbarre un 42enne del posto. La consorte ha scoperto tutto grazie alle confidenze disperate dell'adolescente. La donna non ha avuto alcuna remora rispetto al fatto che il presunto orco fosse suo marito e con coraggio ha raccontato tutto ai Carabinieri.

Di qui, sono partite le indagini.

In breve tempo i militari dell'Arma sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Avellino, diretta da Domenico Airoma - hanno raccolto elementi utili che hanno permesso di tracciare un quadro indiziario estremamente grave a carico dell'uomo. Il 42enne è stato raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino su richiesta della Procura. A notificare l'ordinanza della misura cautelare sono stati i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale che hanno condotto le investigazioni.

Una brutta storia di violenze sessuali e minacce. La vittima, una ragazzina appena dodicenne quando sarebbero iniziati gli abusi (era il 2019) e andati avanti per tre anni, è stata salvata grazie al coraggio di una donna che nonostante il sentimento di amore per il marito - sono sposati da pochi anni - non ha esitato a denunciarlo e a porre fine all'incubo in cui viveva l'adolescente. L'attività di indagine dei Carabinieri è partita lo scorso mese di marzo. Nel giro di pochi mesi è venuto fuori un quadro chiaro della vicenda.

Il racconto della donna e della vittima hanno trovato riscontro con quanto raccolto dai militari del Nucleo Investigativo. Secondo l'accusa, il 42enne aveva iniziato a infastidire la ragazzina dapprima con lusinghe e adulazioni, successivamente con violenze e minacce. L'uomo era legato alla famiglia della vittima da rapporti di amicizia. In base a quanto emerso dalle indagini, il 42enne avrebbe indotto la ragazzina a compiere e subire atti sessuali. Una situazione insostenibile per la giovanissima.

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Era disperata. Sarebbe stata minacciata a più riprese dall'uomo se non avesse acconsentito alle sue richieste.
Ci sarebbero dei filmati che riprenderebbero i rapporti sessuali tra il presunto orco e la ragazzina. Il 42enne avrebbe minacciato la giovanissima di diffondere le immagini per costringerla a soddisfare le sue esecrabili richieste. Insomma, quella situazione era diventata un tormento tanto da spingere l'adolescente a chiedere aiuto. Lo ha fatto proprio con la moglie del 42enne. Con le lacrime agli occhi ha raccontato la brutta storia, ciò che subiva da tre anni e l'angoscia in cui viveva da tempo. Ed è così che è scattata la denuncia. Le prove raccolte dai militari del Nucleo Investigativo sono state condivise dalla Procura della Repubblica avellinese che ha richiesto il provvedimento di custodia cautelare in carcere. L'uomo (che dovrà rispondere del reato di violenza sessuale aggravata) avrebbe provato a giustificarsi, sostenendo che la ragazzina fosse consenziente. Ora potrà raccontare la sua versione nel corso dell'interrogatorio di garanzia e tentare di difendersi dalle pesanti accuse. La vicenda ha destato enorme scalpore nella comunità di Monteforte Irpino. Anche in considerazione del fatto che la giovanissima vittima gli abusi sarebbero cominciati, appunto, quando aveva solo dodici anni - delle presunte violenze sessuali è figlia di amici di famiglia del 42enne.

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