Abusi sessuali su tre minori: concluse le discussioni delle parti civili e della difesa. Sette anni di reclusione quelli invocati dal pubblico ministero per Fode Gassama, il 37enne senegalese accusato di atti sessuali con un minorenne e di adescamento di altri due minori.
Il processo è stato rinviato al 26 maggio per ulteriori repliche del pubblico ministero dopo la discussione delle parti civili e della difesa. Nel corso del processo i genitori delle presunte vittime si sono costituite parti civili rappresentate dagli avvocati Pelosi, Ingino, Maffettone e Ricciardelli. Per il 37enne senegalese da anni residente a Serino ed impiegato in un pastificio della zona, era stato disposto il decreto di giudizio immediato.
Il suo difensore Nicola D'Archi ha optato per un rito alternativo, dopo la richiesta di giudizio immediato avanzata dalla procura di Avellino. Stando all'impianto accusatorio i due undicenni sarebbero stati adescati dal 37enne senegalese. Dapprima l'invito a casa sua, poi gli avrebbe dato in dono piccole regalie o piccole somme di denaro, per poi chiedere foto di parti intime o prestazioni sessuali. Circostanza questa che nel corso dell'incidente probatorio non fu confermata dai minori.
Le complesse, ma al contempo celeri, indagini condotte dai carabinieri della locale stazione scattarono dopo la denuncia presentata da una mamma dei minori che aveva notato una foto scabrosa. Immagine che non lasciava spazio a dubbi, sullo smartphone del figlioletto. La donna, spaventata, si rivolse subito ai carabinieri di Serino per denunciare il fatto. Le investigazioni dei militari dell'Arma del comando provinciale di Avellino, avrebbero portato alla luce l'atto sessuale che sarebbe avvenuto all'interno dell'abitazione del senegalese, dove il minorenne avrebbe subito gli abusi denunciati. Il tutto sarebbe incominciato ad aprile e maggio scorsi. Il 37enne dopo aver appreso delle denunce presentate dai familiari dei due ragazzini abituali frequentatori della sua abitazione - si diede alla fuga, scappando a Novara ma il 28 maggio scorso fu raggiunto dalla misura cautelare in carcere. Intanto sul 37enne senegalese sono tutt'ora in corso le indagini perché ad avviso degli inquirenti vi sarebbero altri minori finiti nella sua trappola che avrebbero subito abusi sessuali.
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