Agguato a San Martino Valle Caudina,
​boss ucciso in strada a colpi di pistola

Agguato a San Martino Valle Caudina, boss ucciso in strada a colpi di pistola
di Gianluca Galasso
Martedì 8 Settembre 2020, 12:03 - Ultimo agg. 9 Settembre, 11:47
3 Minuti di Lettura

Omicidio in Irpinia. A San Martino Valle Caudina il boss Orazio De Paola è stato ucciso a colpi di pistola in strada. È accaduto in via Castagneto.

La vittima aveva 58 anni e svariati precedenti penali, esponente di spicco del clan camorristico Pagnozzi, storicamente insediato in Valle Caudina e alcuni anni attivo anche nel Lazio e a Roma. Sul posto i carabinieri del comando provinciale di Avellino. Indagini in corso da parte degli uomini dell'Arma per risalire agli autori. Secondo gli investigatori, De Paola sarebbe divenuto il principale referente del clan dopo l'arresto del capo clan, Gennaro Pagnozzi, detto 'O Giaguaro e di altri componenti della stessa famiglia.

LEGGI ANCHE Camorra ad Avellino, incubo faida

Sul posto sono arrivati in forze i carabinieri del comando provinciale di Avellino. Il killer di De Paola lo ha affiancato in via Castagneto, che l'uomo stava percorrendo a bordo di una bici elettrica. I colpi, tutti andati a segno, lo hanno raggiunto al petto all'avambraccio e, quello fatale, alla testa. Non c'è stato scampo per il braccio destro del capoclan Pagnozzi che aveva allargato gli interessi del clan nel Lazio e nella stessa Roma, stringendo alleanze con il clan Senese opposto ai Casamonica.

LEGGI ANCHE Camorra, perquisizioni e sequestri dopo l'agguato 

Di tutto «rispetto» il curriculum della vittima. Fin da giovanissimo era finito dentro vicende legate alla criminalità organizzata, più volte arrestato e destinato al confino e alla sorveglianza speciale, De Paola era tornato in libertà nel 2019 e secondo la Dda di Napoli, prima di rivestire un ruolo di vertice nel clan Pagnozzi, era il riferimento del clan Bove-De Paola smantellato nel 1998.
 

Video

La sua uccisione, è questo il timore di inquirenti e investigatori, potrebbe aver rotto la tregua tra i clan che si contendono le attività criminali in provincia di Avellino e in altri territori della regione attraverso le alleanze incrociate con altri clan camorristici della Campania. Nonostante gli arresti subiti, il clan Pagnozzi di San Martino Valle Caudina è sempre risorto dalle ceneri e ha mantenuto sul territorio a cavallo tra le province di Avellino e Benevento, un diffuso potere criminale soprattutto nell'usura e nelle estorsioni. Con il declino, dovuto all'età ed alle condizioni di salute di Gennaro Pagnozzi, capo storico del clan, le redini dell'organizzazione erano passate al figlio, Domenico Pagnozzi, 56 anni, ritenuto uno dei capi della organizzazione camorristica che operava nella zona sud est di Roma, sgominata nell'operazione scattata all'alba del 10 febbraio 2015 che ha portato alla esecuzione di 61 arresti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA