Allarme inquinamento, Legambiente in piazza: «Comune inadempiente»

Allarme inquinamento, Legambiente in piazza: «Comune inadempiente»
Venerdì 25 Marzo 2022, 08:37 - Ultimo agg. 08:38
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Avellino scende in piazza contro l'inquinamento. La associazioni ambientaliste rilanciano la battaglia contro i cambiamenti climatici e l'indice è puntato contro le politiche ambientali che l' amministrazione comunale non avrebbe ancora attuato. Il capoluogo non più green, con l'aria più inquinata del Centro-Sud, si ritroverà questa mattina in corteo nell'ambito dello sciopero climatico organizzato da «Legambiente» e «Fridays for future» nell'ambito dell'iniziativa globale del grande movimento ambientalista. Concentramento alle ore 9, a Campetto Santa Rita, lungo Via Circumvallazione, poi la sfilata proseguirà fino a raggiungere piazza Libertà. Ad inizio consiliatura, l'assise di Piazza del Popolo aveva approvato all'unanimità la dichiarazione di emergenza climatica.

Nei due anni successivi, il Consiglio aveva fatto lo stesso con 2 mozioni per combattere su ampia scala l'inquinamento in città. Ma, secondo gli attivisti, ci concreto non si è visto nulla: «Durante l'incontro che come delegazione abbiamo avuto con il sindaco Festa dopo il corteo di settembre scorso, ci è stato raccontato di una città già ampiamente avviata nel percorso di transizione ecologica.

Tuttavia, a noi, questa non sembrava, e a distanza di 6 mesi sembra ancora di meno, la realtà dei fatti. - afferma Anna Boccuti, referente di «Fridays for future Avellino». Le proposte di provvedimenti da mettere in campo presentati al sindaco tempo fa non sono state messe in atto dalla nostra amministrazione. Scendiamo in piazza dice - perché queste ennesime promesse vuote ci sembrano la goccia che fa traboccare il vaso, che rappresenta la nostra terra: piena di problemi e di mancate attenzioni». Il j'accuse è esplicito: «Avellino non è estranea alla crisi climatica ed anche per noi il tempo per agire sta per finire. Siamo pronti a sottolinearlo ancora una volta, con delle azioni durante il corteo ed un flashmob in Piazza Libertà. Se non ora quando?».

Parole forti. Ma cosa chiedono gli attivisti? «Una transizione ecologica che sia giusta e democratica. spiega il referente di Legambiente Avellino l'Alveare, Antonio Di Gisi - Per questo, uno strumento di partecipazione popolare come quello della Consulta ambientale va reso da subito funzionante». L'organismo andrebbe attivato proprio in Comune. «E' una proposta che già nello scorso sciopero abbiamo portato all'attenzione del sindaco, e più volte abbiamo ribadito quanto questo strumento sia importante per il nostro territorio». -aggiunge Antonio Di Gisi Le politiche ambientali sin qui attuate dall'amministrazione Festa, dalle ordinanze antismog che vietano i roghi agricoli alla stretta sui riscaldamenti, dunque, non sarebbero sufficienti. «A settembre continua Di Gisi - ci è stato raccontato di come provvedimenti finalizzati al miglioramento della situazione ambientale fossero stati presi, provvedimenti di cui tuttavia la cittadinanza era rimasta a lungo all'oscuro. Crediamo fortemente nella partecipazione di chi la città la vive e di chi l'ambiente lo conosce nei momenti di decisione per la nostra terra e per il nostro futuro. Se non noi chiosa chi?».

Le associazioni, dunque, chiedono anche maggiore coinvolgimento nei processi decisionali. Non solo sul versante delle polveri sottili, che vedono comunque Avellino già a 9 sforamenti in 3 mesi contro un massimo di 35 consentiti in un intero anno, dunque abbondantemente fuori media. Ma anche rispetto alla mancata tutela del verde, che si segnala con cadenza ciclica per l'abbattimento di alberi finanche a ridosso del parco del fiume «Fenestrelle», e dello stesso corso d'acqua, inquinato e pieno di rifiuti. Del resto, la Consulta ambientale viene sollecitata da 2 anni anche da altri soggetti impegnati per l'ambiente sul territorio cittadino. Ma qualcosa in cantiere ci sarebbe. La buona notizia è che, in giornata, secondo quanto era stato annunciato nei giorni scorsi in commissione Urbanistica, l'amministrazione dovrebbe presentare finalmente il Puv, o piano urbanistico del verde. Lo strumento, a cui si è lavorato con l'aiuto di esperti agronomi, potrebbe rappresentare un primo passo verso una programmazione più rispettosa dell'ambiente e per una migliore gestione dell'ormai sottodimensionato patrimonio arboreo presente ad Avellino.
f. c.
 

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