Ariano Irpino, non sono infette
le 170 persone isolate

Ariano Irpino, non sono infette le 170 persone isolate
di Vincenzo Grasso
Domenica 7 Giugno 2020, 10:21
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Stretta finale per chiudere il conto con il coronavirus in città e presso l'ospedale S. Ottone Frangipane. Le 170 persone messe in isolamento perché precedentemente in «contatto» con le altre 60 risultate positive, dopo lo screening sierologico sulla comunità residente, sono risultate negative al tampone. Forse solo per qualcuna va fatto il tampone di verifica. L'operazione portata avanti dal Servizio Epidemiologico Provinciale dell'Asl di Avellino ha dato il risultato sperato. Tra l'8 e il 9 giugno, invece, saranno eseguiti i tamponi sugli altri 60. Dopo 24 ore, anche il tampone di verifica. Stando ad indiscrezioni, non ci dovrebbero essere ulteriori sorprese. I 60 sono stati messi in quarantena , pur in presenza di una carica virale molto bassa. Ma non solo. Nessuno ha accusato sintomi gravi, né fatto ricorso all'ospedale o a cure particolari. Insomma, la quarantena, anche se accettata a malincuore, sta per finire e con essa probabilmente anche il contagio in città. Sono in tanti a sperare di salutare il ritorno alla normalità per tutte queste persone, costrette a subire la coda del coronavirus. Stessa attesa per gli operatori dell'ospedale Frangipane, dove nel reparto di Medicina Covid sono assistiti solo due pazienti positivi. Se la previsione di dimettere i due entro qualche giorno sarà concreta, si procederà speditamente verso lo smantellamento del reparto.

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Eventuali(ma non attesi) casi di ricovero Covid saranno gestiti dalla Centrale Covid regionale che fa capo all'ospedale del Mare di Napoli. Ovviamente, il nosocomio arianese non risulterà scoperto nel caso si debbano registrare nei prossimi mesi, come dalle previsioni di alcuni virologi che vorrebbero tutti smentire, nuovi casi di coronavirus. Nel rispetto di una nuova programmazione della Regione Campania, sarà impiantato un nuovo reparto Covid in un'ala del vecchio ospedale. O stando ad alcune previsioni anche un reparto di pneumologia e per malattie infettive. L'ex blocco operatorio sarà sostituito da almeno dieci posti di terapia intensiva e sub intensiva, mentre per il reparto di Medicina Covid sono previsti almeno quindici posti letto. L'intero reparto, naturalmente , sarà isolato rispetto al resto dell'ospedale. Avrà percorsi dedicati e un secondo accesso, con ascensore dall'esterno. I lavori per mettere in piedi il tutto entro qualche mese sono già avviati.

Tecnici dell'Asl sono costantemente in contatto con l'impresa appaltatrice. Nel contempo va riconvertito l'attuale reparto di Medicina Covid in Medicina generale e Lungodegenza. Come era prima. Anche in questo caso si tratta di accelerare i tempi. Solo riportando alla sua originaria funzione anche questi due reparti si può dire che l'ospedale arianese si avvia davvero alla normalità. «Intanto - spiega il Direttore ospedaliero, Angelo Fieri- stiamo aprendo, dopo l'attivazione di alcuni reparti, tutti gli ambulatori specialistici. Non mancano le prenotazioni. L'unica difficoltà riguarda la riapertura di ostetricia. Manca il personale. In attesa dell'espletamento dei concorsi, l'Asl sta valutando l'ipotesi di stipulare convenzioni con specialisti. E' evidente che la popolazione spera nell'attivazione di un servizio fondamentale per il territorio. Diversamente per i parti bisogna continuare a fare riferimento ad Avellino, con tutti i disagi immaginabili per l'Arianese e l'Alta Irpinia. Per tutto il resto i residenti possono tranquillamente venire qui. L'ospedale è sicuro e offre prestazioni di livello, come è sempre stato». Sapendo tutti, però, che tra non molto bisogna mettere mano al completamento del programma per dotare il Frangipane di tutti i servizi previsti per il Dea di primo livello: radioterapia innanzitutto, il potenziamento di Cardiologia, quattro nuovi reparti con altri 20 posti letti e un nuovo eliporto per i decolli e atterraggi notturni.
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