Arriva Piantedosi, sette ore in città: il piano sicurezza

Dopo le polemiche sulla cittadinanza il cordone organizzato dalla questura

Piantedosi ad Avellino
Piantedosi ad Avellino
Mercoledì 22 Marzo 2023, 09:00
3 Minuti di Lettura

Tutto pronto per la visita del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ad Avellino. Nella giornata di domani, l'esponente del governo Meloni incontrerà prima i rappresentanti delle Forze dell'Ordine, poi, alle 15, farà tappa al centro «Flipper» di Rione Parcoa. Subito dopo, alle 17, si recherà al conservatorio «Domenico Cimarosa» per partecipare al convegno in ricordo dell'ex ministro Gerardo Bianco. Sotto il profilo dell'ordine pubblico, la giornata potrebbe rivelarsi complicata.

Le recenti prese di posizione di Piantedosi, soprattutto a seguito della strage di Cutro, in cui hanno perso la vita più di settanta migranti a poche decine di metri dalla costa calabrese, infatti, hanno alimentato polemiche e malumori che sono sfociati in manifestazioni di protesta in tutta Italia. Avellino non ha fatto eccezione, tant'è che nelle scorse settimane, lungo il corso Vittorio Emanuele, alcune centinaia di persone si sono riunite per chiedere innanzitutto le dimissioni del Ministro e, in secondo luogo, che non gli venisse conferita la cittadinanza onoraria avellinese, così come proposto in precedenza dall'amministrazione comunale.

I toni della polemica si sono fatti immediatamente aspri, spinti sia dall'onda emozionale che ha accompagnato il naufragio calabrese che dalla contrapposizione muscolare tra le parti in causa, e, almeno per ora, non sembrano intenzionati a diminuire d'intensità. Tra i contestatori, oltre a singoli cittadini, diverse sigle associative, sindacali e partitiche, come la Cgil, le Acli, l'Anpi, Emergency e Rifondazione Comunista, storicamente in campo sul fronte dei diritti umani. Naturalmente, ai contestatori hanno risposto i rappresentanti dei partiti di destra che, scesi in campo per prendere le difese del Ministro, hanno parlato di attacchi sferrati in un'ottica assolutamente strumentale.
Il confronto è ampio e con il trascorrere delle ore potrebbe allargarsi ulteriormente.

Video

Per il momento, comunque, non sono previste manifestazioni pubbliche di dissenso e, visti i tempi stretti, difficilmente si riuscirà a mettere in campo qualche iniziativa, almeno per quanto riguarda le sigle che hanno contestato nelle scorse settimane, ma il clima resta teso e l'attenzione delle Forze dell'Ordine massima. «Purtroppo -afferma il segretario cittadino di Rifondazione Comunista, Costantino D'Argenio- non c'è stata la possibilità di organizzare una manifestazione di piazza, ma la visita del ministro Piantedosi non può lasciarci indifferenti». Per l'esponente comunista, infatti, «resta la contrarietà totale rispetto alle politiche che sta mettendo in campo e rispetto alla mancanza di sensibilità dimostrata dal Ministro di fronte alla tragedia di Cutro, dove hanno perso la vita decine uomini, donne e bambini». Sul punto, D'Argenio è netto: «È emersa, non solo in quella circostanza, un'assoluta incapacità a chiedere scusa, malgrado si stia parlando di vittime innocenti». Per queste ragioni, prosegue D'Argenio, «la passerella avellinese è inaccettabile, soprattutto se si considera che Piantedosi sarà in città per ricordare la figura di Gerardo Bianco, uomo delle istituzioni e portatore di un umanesimo che nulla ha a che fare con lui ed il governo di cui fa parte».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA