Asl Avellino, la compagna di Pizzuti
nominata nuova direttrice sanitaria

Asl Avellino, la compagna di Pizzuti nominata nuova direttrice sanitaria
di Antonello Plati
Martedì 17 Settembre 2019, 12:30
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Colmate le due caselle vuote, con scelte che in modo o l'altro faranno discutere non poco. Il direttore generale dell'Asl di Avellino, Maria Morgante, nomina i nuovi direttori amministrativo e sanitario che l'affiancheranno nel triennio 2019-2022.

Si tratta, nello specifico di Daniela Capone, irpina, già direttore presso la stessa Asl dell'Unità operativa complessa Gestione e valorizzazione Risorse umane, e di Elvira Bianco, fino all'altro giorno direttore sanitario del presidio ospedaliero «Rizzoli» di Ischia e compagna dell'attuale manager del Moscati Renato Pizzuti, anche lui fresco di nomina.
 
Dunque, dopo una lunga pausa di riflessione, a un mese e 10 giorni dalla sua riconferma al timone dell'ente di via Degli Imbimbo, Morgante compone una triade tutta al femminile. «Nell'augurare a entrambi i direttori buon lavoro - dice la manager di via Degli Imbimbo - sono certa che la nuova direzione strategica potrà svolgere un ottimo lavoro in continuità con quanto realizzato fino ad oggi per migliorare sempre di più l'assistenza sanitaria sul territorio provinciale».

Ma chi sono dunque i due neo direttori? Bianco, 50 anni, è nata a Cosenza dove mantiene la residenza nonostante sia ormai campana di adozione. Laureata in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Siena (nel 1996), si è abilitata alla professione di medico-chirurgo nello stesso ateneo. Nel 2000, si è specializzata in Igiene e Medicina preventiva all'Università Tor Vergata di Roma. Proviene da un'esperienza lampo al «Rizzoli» di Ischia, dove a maggio era stata nominata dal direttore generale dell'Asl Napoli 2 Nord, Antonio D'Amore. Con tanto di polemiche, che nemmeno questa volta mancheranno. Ma per motivi differenti. Infatti, sull'Isola hanno contestato a Bianco l'assenza di esperienza nel ruolo di direttore sanitario rispetto agli altri tre candidati in lizza (Luigi Capuano, Mauro Muto e Teresa Coppola) che avevano risposto al bando ad hoc predisposto dall'Asl partenopea. Adesso, potrebbe sollevare diverse perplessità il fatto che il nuovo direttore sanitario sia la compagna dell'attuale direttore generale dell'Azienda ospedaliera «San Giuseppe Moscati», Renato Pizzuti, e che arrivi ad Avellino dopo nemmeno 4 mesi di lavoro ad Ischia. Una nomina, insomma che sa tanto di ricongiungimento familiare. Nondimeno il curriculum professionale di Bianco è di tutto rispetto (al netto, come detto, della scarsa esperienza nel ruolo che rivestirà a via Degli Imbimbo) con una lista considerevole di pubblicazioni scientifiche e di corsi di specializzazione oltre a una serie di incarichi, in ambito sociosanitario, all'Asl di Avellino negli anni tra il 2009 e il 2016.

Il nuovo direttore amministrativo, invece, è avellinese. Capone, infatti, è nata in città 52 anni fa e residente a Mirabella Eclano. Laureata in Economia e commercio, con il massimo dei voti, alla «Federico II» di Napoli nel 1992, lavora all'Asl di Avellino dal 2003 dove ha ricoperto diversi incarichi anche in altre sedi.

Da oggi, dunque, tutti al lavoro. Per Morgante l'obiettivo principale per i prossimi tre anni è consolidare i «risultati ottenuti» con lo sguardo rivolto al futuro. Priorità delle priorità sarà di procedere all'aumento dell'organico assolutamente necessario per incrementare e migliorare le performance. Un programma che passa per i Dea di primo livello e quindi dei nuovi posti letto previsti nel nuovo ospedaliero, l'apertura dei due Centri per l'autismo di Sant'Angelo dei Lombardi e di Avellino, nel portare a compimento il Progetto pilota delle Aree interne come l'apertura di Cardiologia a Sant'Angelo, la Radioterapia ad Ariano (per la quale l'Asl è in attesa di un finanziamento di 4 milioni e 800mila euro). All'orizzonte anche la gestione dei 14 milioni e 400mila del piano di edilizia sanitaria già approvato dal Ministero. «L'impegno - ha detto Morgante all'indomani della sua riconferma - è chiaramente migliorare ed incrementare la rete ospedaliera e la rete territoriale. Stiamo lavorando sulla continuità assistenziale affinché vengano riconosciute le zone disagiate. Obiettivo primario è avere più organico sul territorio, anche per intervenire sui punti di ex guardia medica: la proposta è quella di adottare un regolamento che sincronizzi le attività di medicina generale con quelle del 118».
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