Doppi stipendi all'Asl di Avellino:
spuntano altri tre medici indagati

Doppi stipendi all'Asl di Avellino: spuntano altri tre medici indagati
di Alessandra Montalbetti
Mercoledì 3 Aprile 2019, 11:30 - Ultimo agg. 23:00
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Inchiesta doppi stipendi all'Asl di Avellino: sale il numero di medici iscritti nel registro degli indagati. Al momento complessivamente sono 5 le persone (3 medici, un contabile e un dirigente) ad essere finiti nel registro degli indagati e che ad avviso degli inquirenti avrebbero ottenuto stipendi più alti rispetto al dovuto.

La guardia di finanza di Avellino continua ad indagare e ad ascoltare i medici dell'Azienda sanitaria locale di via Degli Imbimbo passando al setaccio la loro busta paga e il monte ore di lavoro realmente effettuato dai camici bianchi.

Al momento dei medici ascoltati presso il comando di via Pontieri, altri due sarebbero stati raggiunti dagli avvisi di garanzia. Ma l'inchiesta è destinata ad allagarsi ulteriormente in quanto, dalle indagini degli agenti della guardia di finanza di Avellino, agli ordini del colonnello Gennaro Ottaiano, starebbe emergendo che del meccanismo messo in piede dal contabile, finito nell'inchiesta, avrebbero beneficato anche altre persone completamente estranee all'azienda sanitaria locale.

Ad intascare somme di denaro non dovute anche altre figure professionali che non risulterebbero né tra i dipendenti (strutturati) tantomeno tra i profili professionali dell'emergenza (non strutturati) dell'Asl di Avellino. Sarebbero emerse già numerose anomalie nei conteggi relativi alle ore di servizio effettuate e quelle pagate dall'Asl. I camici bianchi e non solo, sarebbero stati compensati indebitamente o più del dovuto.

L'indagine e comunque destinata ad avere nuovi sviluppi. Da quanto trapela da indiscrezioni, infatti, ci sarebbero altri nomi su cui la procura e le fiamme gialle stanno procedendo con gli accertamenti sui compensi. Intanto dopo la riunione della Commissione Regionale sarebbe stato calcolato intorno ai 600mila euro lordi il totale degli ammanchi accertati.

Le verifiche sono state effettuate per gli anni 2015-2018. Intanto il contabile, che ad avviso degli inquirenti avrebbe realizzato il meccanismo per mettere in piedi la truffa, è stato trasferito presso un ufficio Asl della provincia irpina e non licenziato come inizialmente si era paventato. L'indagine avviata dalla Procura della Repubblica e guidata dal pubblico ministero Fabio Del Mauro ha preso il via dopo la denuncia della manager della struttura sanitaria di via degli Imbimbo, Maria Morgante e le prime acquisizioni di documenti furono effettuate poco prima delle festività natalizie.

Nel mirino degli agenti della Guardia di Finanza di Avellino, sarebbe finita l'Unità Operativa Complessa del personale non strutturato dell'Azienda sanitaria locale dove, con ogni probabilità, sarebbero state trovate le modalità e gli artifici per gonfiare gli stipendi di alcuni medici di base, agevolandone alcuni e penalizzandone altri. Gli inquirenti stanno accertando se quest'ultimi fossero o meno compiacenti. Per farlo gli agenti della fiamme gialle hanno provveduto ad ascoltare per ben due volte il medico, originario dell'Alta Irpinia, coinvolto nell'inchiesta sui doppi stipendi dell'Asl di Avellino, accompagnato dal suo difensore, l'avvocato Antonio Rosania.

Al medico e al contabile gli agenti della guardia di finanza hanno provveduto a consegnare il decreto di sequestro preventivo di tutti i beni a loro riconducibili al fine di garantire l'eventuale ristoro del danno provocato dagli indagati. Sulla vicenda non aveva risparmiato parole dure anche il Governatore Vincenzo De Luca durante la presentazione del calendario, di fine anno, al Ruggi d'Aragona di Salerno : «all'Asl di Avellino qualcuno si paga il doppio stipendio con certificazioni false, so bene quello che abbiamo trovato. Sono decenni di abbandono, di sciatteria, di porcheria».
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