Asl Avellino, inchiesta in Procura:
«Assunta un'amica della Morgante»

Asl Avellino, inchiesta in Procura: «Assunta un'amica della Morgante»
di Alessandra Montalbetti
Venerdì 18 Gennaio 2019, 12:00
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Concorso per funzionari all'Asl di via Degli Imbimbo, aperto un fascicolo alla Procura della Repubblica. L'indagine è partita dopo una denuncia per le otto assunzioni all'Azienda Sanitaria locale di Avellino ed è stata affidata al pubblico ministero Antonella Salvatore, la quale dovrà far luce sulle modalità di svolgimento del concorso indetto nel 2017.

Il fascicolo sarebbe stato aperto sulla scorta di un esposto nel quale è stata segnalata l'assunzione di un'amica della direttrice dell'azienda sanitaria locale, Maria Morgante.

La vincitrice del Concorso avrebbe lavorato nello stesso studio professionale con la manager dell'Asl per diversi anni. Al momento non ci sarebbero avvisi di garanzia, ma solo l'avvio delle indagini per far emergere eventuali favoritismi ed eventuali conflitti d'interesse.
 
Saranno gli ulteriori controlli a far piena luce sul materiale finito sul tavolo del procuratore Rosario Cantelmo. Nei giorni scorsi, peraltro la Guardia di Finanza ha effettuato un' ispezione nella sede dell'Asl, per acquisire dei documenti relativi al concorso contestato.

La direttrice generale dell'azienda sanitaria locale non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione sulla vicenda per rispetto delle indagini in corso.

Inizialmente il concorso era stato indetto soltanto per quattro posti, divenuti otto nel corso del tempo (un anno dopo) fino ad inglobare l'assunzione (con delibera del 2018) dell'amica della direttrice generale dell'Asl. Secondo la denuncia presentata, la collega di studio si sarebbe classificata al sesto posto della graduatoria.

Ricordiamo che l'intervento della direttrice generale Maria Morgante è stato determinate per l'avvio dell'altra inchiesta «sui doppi stipendi» che vede coinvolta sempre l'Asl di Avellino. L'indagine aperta dalla Procura della Repubblica di Avellino e condotta dal pubblico ministero Fabio Massimo Del Mauro ha preso il via subito dopo la denuncia della manager della struttura sanitaria di via degli Imbimbo, in seguito a delle anomalie riscontrate. Non si esclude che l'inchiesta sia destinata ad allargarsi dopo eventuali riscontri con i documenti cartacei in mano alle Fiamme gialle e sui quali sono già a lavoro. Nel mirino degli agenti della Guardia di Finanza di Avellino, in quella sede, è finita l'Unità Operativa Complessa del personale non strutturato dell'Azienda sanitaria locale dove, con ogni probabilità, sarebbero state trovate le modalità e gli artifici per gonfiare gli stipendi di alcuni medici di base, agevolandone alcuni e penalizzandone altri. Inchiesta che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di tre persone, un medico dell'Alta Irpina, un funzionario difeso dall'avvocato Umberto Del Basso De Caro e un dipendente. E ieri il medico difeso dagli avvocati Antonio e Salvatore Rosania, dopo aver ricevuto un decreto di sequestro di circa 235mila, ha chiesto di essere ascoltato dagli agenti delle fiamme gialle. Un interrogatorio durato circa sei ore durante le quali il medico insieme ai legali ha cercato di chiarire la sua posizione. Intanto le indagini da parte degli agenti della Guardia di finanza di Avellino, agli ordini del comandante Gennaro Ottaiano, proseguono. Si indaga su altre figure professionali compiacenti che avrebbero consentito al medico di poter intascare le somme contestate. Al momento solo ipotesi che cercano conferme dopo i sequestri negli uffici dediti ai calcolati gli stipendi dei medici di base, delle guardie mediche e degli specialisti ambulatoriali. E sarebbe in questo settore che si sarebbero verificate le presunte irregolarità per circa 200mila euro, al momento segnalate, ma non si esclude che le somme truffate siano destinate a salire vertiginosamente al termine della indagini condotte dalle fiamme gialle.
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