Asl Avellino, Alaia attacca i vertici:
«Territorio coperto male»

Asl Avellino, Alaia attacca i vertici: «Territorio coperto male»
di Antonello Plati
Domenica 24 Aprile 2022, 11:00
4 Minuti di Lettura

Che il Pnrr sia un'occasione importante per l'Irpinia, ne è convinto il consigliere regionale e presidente della Commissione sanità Enzo Alaia. «Ma rischiamo di sprecare tutto».

Quello che infatti non convince l'esponente di Italia Viva, è la mappa della medicina territoriale recentemente ridisegnata negli uffici di via Degli Imbimbo: «L'Asl di Avellino ha fatto delle scelte sbagliate che purtroppo sono state avallate dalla Regione Campania».

Critico della prima ora sull'argomento, Alaia, al tavolo del corso di formazione su sanità e informazione, non perde dunque occasione per attaccare la manager dell'Asl Maria Morgante: «Con il nuovo Piano di sanità territoriale, finanziato nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), l'Asl di Avellino non riesce a coprire il territorio lasciando sguarnite intere zone».

Nel dettaglio, con questo Piano è prevista l'istituzione di 4 ospedali di comunità (ad Avellino nell'ex sede del Moscati di viale Italia, a Montella nel complesso di San Francesco a Follini, a Moschiano nell'ex clinica Parco degli Ulivi e a Monteforte Irpino nella sede dell'ex ospedale San Giacomo); 10 case di comunità (Moschiano, Monteforte Irpino, Lioni, Lapio, Bisaccia, Fontanarosa, Avellino, Castel Baronia, Montecalvo Irpino, Montoro); e 4 centrali operative territoriali saranno (Avellino, Monteforte Irpino, Moschiano, Vallata). Oltre a una serie di investimenti in apparecchiature e informatizzazione nei presidi sanitari di Ariano Irpino e Sant'Angelo dei Lombardi. «Il Piano va rivisto è inadeguato e del tutto scollegato dalla realtà del territorio irpino e lontano dalle esigenze delle comunità. Ancora una volta sono state assunte decisioni fondamentali per il funzionamento del servizio sanitario in maniera del tutto arbitraria, senza coinvolgere i rappresentanti regionali, le associazioni professionali, e soprattutto senza consultare i sindaci e gli amministratori locali che, più di altri, hanno contezza della realtà».

Il quadro è complicato dal nodo del personale: «Sul punto, c'è stata una presa di posizione da parte del governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Non possiamo, infatti, pensare di realizzare le strutture senza avere a disposizione medici e infermieri». Al momento, il governo nazionale non riesce a superare il veto della Campania sulla riforma della Sanità territoriale nella Conferenza Stato-Regioni. Il programma, che richiede l'unanimità dei governatori per poter diventare operativo, è fermo proprio sul nodo del personale. Per ora non è stata indicata la soluzione per le coperture richieste da De Luca, secondo il quale gli investimenti infrastrutturali e tecnologici non bastano a rendere attuativo il riassetto della medicina prospettato: «Per il governatore occorre spendere per assumere il personale necessario», conferma Alaia. Lo stallo tra governo e regioni va avanti dal 30 marzo: «Il provvedimento è tra le condizioni chiave per ottenere entro il 30 giugno il disco verde al Pnrr». La proposta che il Governo ha messo sul tavolo tiene conto delle risorse finanziarie disponibili. In aggiunta, c'è l'opzione di un tavolo tecnico istituzionale a guida ministeriale con l'obiettivo di monitorare l'attuazione del decreto e predisporre gli interventi normativi che si renderanno necessari per implementare la dotazione già prevista.

Oltre al personale, secondo Alaia ci sono altri aspetti che devono essere limati: «C'è una carenza per quanto riguarda la salute mentale che nel Pnrr non è prevista e bisognerebbe far leva affinché il governo la inserisca». 

Video

In tema di sanità territoriale, resta irrisolta la questione legate all'ospedale Landolfi di Solofra. È attesa entro il prossimo mese la pronuncia dei magistrati del Tar di Salerno sul ricorso avanzato dall'amministrazione comunale della cittadina conciaria contro la chiusura del pronto soccorso (disposta dall'Azienda ospedaliera Moscati che dal 2018 gestisce il plesso solofrano, con il placet dello stesso Alaia e del consigliere dem Petracca). «Ho chiesto alla direzione generale di verificare il cronoprogramma dei lavori di riqualificazione che stanno interessando il Landolfi», dice ancora Alaia in riferimento agli interventi in atto per il rifacimento della facciata, per la ristrutturazione delle sale operatorie e per la realizzazione del reparto di Terapia intensiva (con l'ospedale inattivo dall'anno scorso). «Andrò di persona a fare un sopralluogo per constatare lo stato di avanzamento dei lavori». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA