Assestamento di bilancio,
arriva il disco verde del consiglio

Assestamento di bilancio, arriva il disco verde del consiglio
di f.p.
Lunedì 1 Agosto 2022, 08:33 - Ultimo agg. 3 Agosto, 14:12
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Il Consiglio comunale approva in seduta balneare la manovra di assestamento di bilancio. Assise domenicale, nell'ultimo giorno utile, per centrare un adempimento obbligatorio ma che servirà, di concreto, per appostare 723.000 euro sulla manutenzione delle strade colabrodo. Il tutto all'interno di una manovra complessiva di 1,5 milioni di euro, illustrata in apertura dall'assessore alle Finanze, Vincenzo Cuzzola. La maggioranza arriva all'appuntamento col voto in seconda convocazione, quando bastano 12 presenti, e centra l'obiettivo con 16 sì. Una decisione, quella di evitare la prima convocazione e i 17 consiglieri necessari, concordata a tavolino. Si conclude positivamente, dunque, la maratona degli adempimento finanziari che ha impegnato l'amministrazione per tutto il mese di luglio, e con l'ulteriore via libera ad una valanga di nuovi debiti fuori bilancio. Nel merito dell'assestamento, Cuzzola spiega: «La norma ce lo impone, a 10 giorni dall'approvazione del Bilancio di previsione, per ragioni tecniche ma anche di sostanza. Possiamo liberare 723.000 euro di fondi di avanzo che altrimenti sarebbero rimasti bloccati. A cui si aggiungono altri 2 trasferimenti, da 263.000 e 300.000 euro. I primi saranno impiegati per rifare le strade, a beneficio degli avellinesi e di chi arriva in città da fuori».

L'intervento in oggetto chiaramente necessario da la stura ad un dibattito agguerrito sulle opere pubbliche.

Nell'opposizione, non fanno sconti i consiglieri Nicola Giordano (Pd) e Ferdinando Picariello (Cinque Stelle). Giordano parte dal Bilancio: «A distanza di meno di un mese dall'approvazione del previsionale - rileva - portate in aula l'assestamento. Ma il punto è sempre lo stesso, si basa su un bilancio che si chiude con un passivo di 8 milioni. Fondi che immaginate di recuperare da un piano vendite dal quale non riuscite ad ottenere nulla». E fa l'esempio di Palazzo di Città, presente nel piano delle alienazioni. «Avevate previsto un incasso di 5,5 milioni - ricorda - da una cessione alla Guardia di Finanza che non si farà più. Ora ipotizzate di portare qui il tribunale. Ma il sindaco, che smentisce l'assessore all'Urbanistica e la previsione nella Ni01, ha pensato ai flussi di traffico che servirebbero per 2000 persone al giorno e al tema della sicurezza?». Infine sulle strade: «Noi siamo tutti favorevoli a farle, ma la manutenzione è un fatto ordinario e non può essere venduto come straordinario. Siamo di fronte a dei veri e propri colabrodo - rileva - perché non si controlla come vengono fatti i lavori e non certo per colpa degli avellinesi». 

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L'alfiere pentastellato, Nando Picariello, si concentra sulla necessità di fare di più sul fronte del risanamento: «Se oggi abbiamo imposte al massimo e una situazione finanziaria critica - comincia - è responsabilità di chi ha già governato male in passato. Ma cosa c'è di politico in questa manovra? Noi abbiamo ancora performance negative sulla riscossione dei crediti, sui proventi degli alloggi e su molti altri fronti. Si sta facendo ben poco - attacca - allora bisognerebbe essere più cauti quando si fanno annunci e ci si vanta. Qui c'è una città che dobbiamo provare a salvare con le opportune scelte politiche». Ma la maggioranza difende compatta l'esecutivo e il lavoro di Cuzzola: «Abbiamo liberato somme per la manutenzione - dice il capogruppo di «Viva la Libertà», Diego Guerriero - ed è vero che è materia ordinaria, ma stiamo cominciando a produrre dei risultati. E' innegabile. Noi apriremo il tunnel - rivendica - abbiamo riconsegnato piazza Castello, e per settembre penso che ci saranno le condizioni per affidare anche all'Asl il centro per l'autismo di valle». Gerardo Melillo, numero uno di «Vera» valuta positivamente quanto è stato fatto finora in termini di risanamento e esprime sostegno a Cuzzola: «Ci troviamo in queste condizioni non tanto per gli sprechi ma perché non c'è stata la capacità di riscuotere il dovuto in passato. Ma ora siamo arrivati al 75 per cento sui crediti, abbiamo esternalizzato il servizio tributi e riscuotiamo il 90 per cento. L'inversione di tendenza c'è stata». 

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