Assistenza psichiatrica negata in cella,
i penalisti proclamano l'astensione

Assistenza psichiatrica negata in cella, i penalisti proclamano l'astensione
Giovedì 20 Ottobre 2022, 07:27 - Ultimo agg. 21 Ottobre, 15:24
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Nuova astensione dei penalisti irpini, per la tutela del diritto alla salute dei detenuti. Proclamati due giorni di stop. Il 26 e 27 ottobre gli avvocati irpini non prenderanno parte alle udienze previste nel settore penale in adesione al deliberato della Camera penale Irpina, che ha indetto l'astensione dalle attività giudiziarie. Le motivazioni che hanno portato la Camera Penale, presieduta dall'avvocato Quirino Iorio, ad indire la protesta e la no partecipazione alle udienze, vanno ricercate «nelle disfunzioni dell'assistenza sanitaria ai detenuti presso gli istituti di pena presenti nel territorio del circondario di Avellino e di competenza dell'ufficio di sorveglianza di Avellino». 

Carente, a dire degli avvocati, soprattutto l'assistenza psichiatrica ai detenuti.

Del resto la questione già era stata sollevata anche mediante iniziative di protesta, ma «ad onta delle sollecitazioni risultano aggravate le criticità denunciate più volte, afferenti l'assistenza psichiatrica ai detenuti ristretti nelle carceri». Ad avviso dei penalisti irpini, l'assistenza sanitaria in genere e segnatamente quella psichiatrica, assume pregnanza maggiore all'interno di una struttura detentiva, dove più diffuso è il disagio psichico che scaturisce dalla restrizione della libertà. Situazione critica sulla quale i penalisti irpini cercano di tenere alta l'attenzione, acuita «dall'endemica carenza di stabili figure specialistiche, nonché dalla mancanza di una regolare continuità assistenziale a causa dell'assenza di medici generici e dell'insufficienza di infermieri per coprire i turni». 

Una situazione non più sostenibile ad avviso degli avvocati irpini che incide in maniera negativa sui tempi di attesa per le visite specialistiche affidate a professionalità esterne. Pertanto le visite necessarie per i detenuti, ristretti nei vari istituti penitenziari irpini, spesso non vengono effettuate tempestivamente con evidenti riflessi negativi sulla somministrazione delle terapie. Peraltro tale problematica ha portato all'attuazione di manifestazione di protesta degli stessi detenuti della casa circondariale di Bellizzi Irpino.

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Tra i motivi dell'astensione anche «la difficoltà dei difensori di colloquiare con i magistrati in servizio all'ufficio di sorveglianza di Avellino per evidenziare le situazioni che necessitino di un intervento da parte del giudice, non essendo stato possibile stabilire un calendario di ricevimento». Al termine dei due giorni di astensione indetti dalla Camera Penale Irpina verrà organizzata anche una conferenza stampa per spiegare i motivi che hanno indotto gli avvocati ad astenersi dalle udienze e del perché a loro avviso «è giunto il momento di assumere un'iniziativa di protesta forte che oltre ad un'inevitabile astensione, sia legata ad un incontro-confronto tra l'avvocatura e le istituzioni coinvolte nella soluzione delle gravissime problematiche segnalate». 

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