«Assunzioni al Comune, è già campagna elettorale»

«Assunzioni al Comune, è già campagna elettorale»
di Flavio Coppola
Sabato 18 Giugno 2022, 08:29 - Ultimo agg. 08:35
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«L'amministrazione Festa aumenta le tasse per fare clientele con le nuove assunzioni. Come potrà pagare gli stipendi se non c'è avanzo di amministrazione? Dove prendiamo i soldi per la spesa corrente?». E' bufera a Piazza del Popolo dopo l'approvazione del Bilancio di previsione che contiene un piano per 82 nuovi innesti, e il primo a suonare la carica è il capogruppo di «La Svolta», Dino Preziosi. L'alfiere dell'opposizione, che da anni fa le pulci ai critici conti dell'ente, vede troppo chiara la concomitanza elettorale delle prossime amministrative del 2024 con un piano che, proprio nel biennio in questione, vedrà l'espletamento di una marea di concorsi. Come non se ne vedevano a Palazzo di Città da lungo tempo: «Andreotti diceva che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. affonda Preziosi Al di là dei sospetti fondati insiste - il problema è duplice. Da una parte, vorremmo anche verificare dove vanno questi nuovi innesti. E io avrei ne avrei previsti molti alle politiche sociali, anzichè lasciare tutto in mano alle cooperative. attacca Preziosi Dall'altra, ricordo che il Comune ha deciso di aderire ad un patto col governo per ripianare il disavanzo, che di fatto lo vede commissariato. Dunque, se siamo messi così male, dove prenderemo, se non dalle tasse dei cittadini, i soldi per i nuovi dipendenti?». Nicola Giordano, presidente della commissione Bilancio, annuncia controlli rigorosi su tutte le procedure pronte a partire. «Non c'è dubbio che ci sia una difficoltà di personale al Comune, e che si rafforzi la pianta organica è auspicabile. - è la premessa - Ma siamo già in ritardo e Festa ci abitua sempre a vicende opache. Questa afferma è evidentemente una strategia di carattere elettorale».

Per Giordano «è l'inizio della campagna per i voti, ma è anche una mossa di grande disperazione». «Il sindaco aggiunge - cerca di riprendere un ragionamento con la città, dopo aver collezionato flop, e avvia la sua transazione.

Continuerà con le imprese prevede sul Piano urbanistico comunale e poi con gli appalti delle opere da realizzare. La campagna acquisti è iniziata». Altrettanto duro è, infine, il capogruppo del Pd, Ettore Iacovacci, che ieri ha chiesto lumi in commissione Trasparenza al segretario generale, Lissa: «Spero che questi 82 dipendenti non stiano già lavorando a nero nel Comune, per poi essere stabilizzati dopo 24 mesi per una denuncia all'Ispettorato». Il riferimento è al clamoroso caso di lavoro irregolare emerso proprio ieri. «Per il resto -. continua - sappiamo da 5 anni che il Comune ha bisogno di personale, ma unamministrazione seria programma le assunzioni per tempo. Non si muove gli ultimi anni per fare fumo e clientele». Iacovacci frena, ricordando anche che «servirà pure l'autorizzazione della commissione ministeriale», e ripropone il tema delle «copertura di un bilancio che proprio non mi sembra roseo».

La tensione, dunque, è alle stelle. E la contrapposizione pure. L'amministrazione, però, intende tirare dritto. Sempre in tema di bilanci e personale, le opposizioni hanno ottenuto, ieri pomeriggio, che la conferenza dei capigruppo porti in aula la delicata vicenda dell'Azienda consortile delle politiche sociali. Qui, l'impegno assunto mesi fa dal sindaco Festa per l'approvazione del Consuntivo e dei provvedimenti di spesa per avviare le gare e reclutare per lungo tempo tutte le figure necessarie al funzionamento dei servizi sociali, non si è ancora trasformato in realtà. Si continua a galleggiare, di proroga in proroga. Le opposizioni hanno chiesto ed ottenuto l'assise, calendarizzata per il prossimo 22 giugno, in cui molti nodi potrebbero venire al pettine. Sempre su istanza della minoranza, in questo caso del capogruppo di «App», Francesco Iandolo, il Consiglio comunale sarà chiamato a pronunciarsi sulla proposta di scaricare l'aumento dell'addizionale Irpef previsto dalla giunta sui redditi superiori ai 50.000 euro annui. Attualmente, è previsto che si paghi a partire da 20.000 euro. Per finire, la capigruppo ha riproposto anche il regolamento per le modifiche alle canne fumarie delle attività commerciali su cui la maggioranza aveva clamorosamente mostrato di non avere i 17 voti necessari per il via libera dell'aula.
 

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