Attacco hacker all'Ema, operai ancora in Cigs

Indagini per verificare se questo attacco è un'operazione di spionaggio industriale

Attacco hacker all'Ema, operai ancora in Cigs
di Paola De Stasio
Martedì 22 Novembre 2022, 09:18
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L'Ema a distanza di 4 giorni conferma di aver subito un attacco hacker che ha messo fuori uso tutti i sistemi informatici dell'azienda. I cyber criminali hanno provocato grossi danni a tal punto da far bloccare la produzione industriale. E ci vorrà ancora del tempo prima che computer, server, database, software, hardware vengano ripristinati completamente. I vertici aziendali hanno ritenuto opportuno prolungare la cassa integrazione per la stragrande maggioranza dei 1000 dipendenti, dal 21 al 25 novembre.

Sulle colonne di questo giornale avevamo anticipato lo scorso fine settimana la notizia del blocco dei sistemi informatici dell'Ema, e la cassa integrazione di 3 giorni per i lavoratori. Si era sospettato sin da subito che il black out informatico fosse opera di hacker, ma solo ieri è arrivata la conferma ufficiale dall'azienda.

In mattinata i dirigenti hanno convocato i rappresentati sindacali per aggiornarli sulla situazione di criticità. L'attacco hacker è scattato la notte del 17 novembre, la certezza che si trattasse di pirati informatici si è avuta dall'attività di controllo e di verifica posta in essere tempestivamente e senza sosta dai tecnici dell'Ema coadiuvati da una società esperta in cyber security e dal coordinamento dell'area tecnica di Rolls Royce all'Ema.

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Ci sono indagini in corso per cercare di individuare gli autori di questo attacco e capire se la finalità fosse un'operazione di spionaggio industriale.
Si tratta di una vicenda grave, complessa e di sicuro i vertici e gli azionisti dell'Ema, Rolls Royce in testa, vogliono vederci chiaro fino in fondo.

«L'Ema ha chiarito finalmente questa situazione commenta il segretario generale della Uil, Gaetano Altieri noi come sindacati avevamo protestato per la mancanza di comunicazioni ufficiali, avendo appreso solo per caso la notizia da alcuni lavoratori. Ieri i dirigenti con le rsu aziendali hanno giustificato il loro atteggiamento dicendo che prima di fare una nota ufficiale hanno voluto verificare ed avere la certezza che si trattasse di attacco da parte di hackers. Purtroppo si è trattato di un attacco di grosse proporzioni, ci auguriamo che il tutto possa essere ripristinato al più presto, sono al lavoro tecnici preparati e competenti e speriamo anche che gli autori vengano individuati e puniti adeguatamente.

L'Ema ( microfusioni aerospaziali s.p.a) è una delle più importanti realtà industriale non solo dell'Irpinia, ma del Meridione. Una fonderia di alta precisione leader mondiale per la produzione di palette rotoriche, statori e componenti di turbine dei motori a reazioni destinati all'aviazione civile e militare, alla propulsione navale e alle turbogas delle centrali elettriche. Fornisce componentistica di altissima tecnologia a vari colossi, tra i quali, Boeing ed Airbus.
 

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