Autobus e parcheggi al palo,
la rabbia dei pendolari di Avellino

Autobus e parcheggi al palo, la rabbia dei pendolari di Avellino
di Antonello Plati
Giovedì 21 Marzo 2019, 12:00
3 Minuti di Lettura
«Spostarsi in auto o in bus sta diventando un affare per pochi. La misura è colma: i cittadini sono esasperati». Le associazioni dei consumatori, Adoc, Federconsumatori e Movimento difesa del cittadino, contestano il «combinato disposto» dall'ordinanza antismog, aumento delle tariffe per la sosta (annunciato ma non ancora in vigore) e obbligo di acquisto dei biglietti dell'Air a bordo (con annessa maggiorazione del prezzo). Alzano la voce anche gli utenti, in particolare i pendolari: «Non ne possiamo più», dice un ragazzo in attesa del pullman alla fermata di Piazza Cavour. «Il biglietto l'ho comprato ieri a Napoli per evitare di pagare il supplemento di 1, 50 all'autista».
 
Il passaparola tra i seggiolini, prima, e sui social network, poi, sta alimentando la protesta: presto dovrebbe costituirsi un comitato civico che nei prossimi giorni potrebbe chiedere un incontro all'amministratore unico di Air, Alberto De Sio, e al commissario prefettizio, Giuseppe Priolo, per tentare di giungere a una soluzione condivisa. Parte lesa pure gli autisti che sono costretti a svolgere doppia mansione con ricadute negative sugli orari delle corse. «La gente protesta perché facciamo tardi, ma se dobbiamo fare i biglietti è inevitabile che si perda tempo», spiega un colletto blu, che preferisce restare anonimo. «Ho un contratto interinale e non vorrei perdere il posto», spiega. Su pressione dei sindacati, De Sio s'è rivolto a Unicocampania, il consorzio che gestisce la tariffazione integrata del trasporto pubblico locale e che ha dunque «la responsabilità di quanto sta accadendo», ha detto il manager in un'intervista al Mattino assicurando che «la settimana prossima ci sarà un vertice per mettere a fuoco il problema». Nel frattempo, l'unica iniziativa dell'azienda di Pianordarine è stata quella di emanare un avviso pubblico, affisso in Piazza Kennedy e anche sui mezzi, nel quale si invita la clientela «qualora ne fosse sprovvista, a fare richiesta di acquisto del titolo di viaggio all'autista presentando, esclusivamente, denaro contato». Fiorentino Lieto, responsabile provinciale di Federconsumatori, dice: «Siamo sbalorditi: i cittadini non sanno più come muoversi». Quindi, elenca: «C'è un'ordinanza antismog che limita la circolazione delle auto e colpisce le fasce più deboli che possiedono veicoli con motori obsoleti. Presto dovrebbe entrare in vigore il nuovo piano-sosta con l'aumento delle tariffe e l'ampliamento delle fasce orarie. E come se non bastasse chi vuole prendere il bus non sa dove comprare il biglietto e quindi deve farlo a bordo pagando una maggiorazione che va da 0,50 centesimi per le corse urbane fino a 1,50 per le extraurbane. Una situazione davvero insostenibile». Federconsumatori, Adoc e Movimento difesa del cittadino hanno sollecitato sia il Comune sia l'Air, ma con scarsi risultati. «Le nostre istanze dice Lieto sono sempre rimaste lettera morta. Ma non ci arrendiamo: nei prossimi giorni riproporremo la questione all'attenzione sia dell'azienda di trasporto sia dell'amministrazione comunale». Intanto, i bar, le edicole e i tabacchi di Avellino e provincia sono a secco di ticket e nessuno ha intenzione di effettuare nuovi rifornimenti. «Non ci conviene», informano i gestori. Infatti, la società che li distribuisce, per conto di Unicocampania, pretende il pagamento anticipato e soltanto dopo la vendita riconosce una percentuale del 2 per cento circa, considerata troppo bassa dagli esercenti. «Quando il servizio era in mano all'agenzia De Rosa di via Del Balzo non si sono mai registrati disagi», ricorda ancora Lieto. Ma a De Rosa, da aprile dell'anno scorso, è stata ritirata la concessione. «L'Air osserva il rappresentante dei consumatori - incomprensibilmente ha deciso di rinunciare agli utili dei biglietti affidandosi alla società consortile Giraservice che rifornisce le rivendite». A far precipitare la situazione è stato un contenzioso, ancora irrisolto, tra Air e De Rosa che riguarderebbe il conteggio e il rimborso degli abbonamenti gratuiti consegnati nel 2017.
© RIPRODUZIONE RISERVATA