Avellino, riparte l'Area Vasta:
i 40 sindaci chiamano la Regione

Avellino, riparte l'Area Vasta: i 40 sindaci chiamano la Regione
di Flavio Coppola
Domenica 24 Ottobre 2021, 10:20 - Ultimo agg. 25 Ottobre, 00:21
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I sindaci riesumano l'Area Vasta di Avellino e chiamano ufficialmente la Regione: sbloccare subito fondi e procedimenti. Il messaggio politico è partito forte e chiaro dall'assemblea che dopo due anni di stallo si è svolta a Piazza del Popolo. Una nota già redatta partirà alla volta di Palazzo Santa Lucia con la firma di tutti e 40 i primi cittadini dell'organismo. Nella missiva, vengono ricordate le tappe fondamentali di un progetto rallentato sì dalla pandemia e dall'inerzia del capoluogo, ma anche e soprattutto congelato dal Governatore: il Documento operativo strategico, infatti, veniva approvato nel 2020, e la programmazione era stata chiusa addirittura l'anno prima, con il commissario Priolo.

«Si sollecita la sottoscrizione del Protocollo e si chiede, come atto concreto, il finanziamento del progetto Agenda digitale». E' il minimo sindacale. Nella forma evidenzia Festa - è «un'iniziativa garbata, perché questo ci è dovuto come sindaci». «La cosa più banale che potrebbe fare la Regione afferma - è assegnarci il finanziamento. Se ne parlava già nel luglio 2019, quando sembrava già accordato. Soldi mai visti». - sottolinea - Nella sostanza è una vera sveglia. Sbloccare il percorso significa consentire all'Area Vasta di giocare la sua partita sui finanziamenti multimilionari del Pnrr. Nel metodo, si partirà da sei tavoli tematici, ciascuno incentrato su una linea di intervento: digitalizzazione della Pubblica amministrazione, Transizione ecologica, Infrastrutture per una mobilità sostenibile, Istruzione, Salute e Inclusione sociale. Obiettivi strategici molteplici, tra cui un progetto di ammodernamento degli impianti e di miglioramento del ciclo integrato dei rifiuti da 40 milioni di euro. Ma è il momento della concretezza. Pasquale Giuditta, sindaco di Summonte, chiede «innanzitutto un' idea strategica».

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«L'Area vasta lamenta - è troppo vasta, e tiene insieme territori disomogenei. Ma questa è stata l'impostazione iniziale, e tant'è». Per Giuditta, bisogna partire dalle infrastrutture: «Un collegamento ferroviario Napoli-Cancello-Baiano-Avellino. Non è pensabile andare a Codola - osserva - poi a Salerno, infine a Napoli. Mettiamo in difficoltà la Regione chiamandola a discutere del problema, c'è un'esigenza e dobbiamo farlo presente». Poi una stoccata: «Cascone dice che noi abbiamo i pullman, ma questo non ha senso. Facciamo una riunione monotematica sulla ferrovia, non perdiamo tempo». Giuseppe Spagnuolo, sindaco di Atripalda, propone un focus sull'elettrificazione della Salerno-Avellino-Benevento. «Prima avevamo due corse per Salerno, ora nulla. Ma che tipo di treni ci saranno, e quanti?». Chirurgico sulle procedure da adottare il sindaco di Chiusano e già assessore ai Fondi europei del Comune di Avellino, Carmine De Angelis: «Sul Pnrr ricorda - l'elenco delle opere 2023 certificate già c'è, potremmo puntare alla seconda tranche per il 2026.

Mettiamo i piedi a terra sulla mobilità, norme, tempi e procedure ci impongono di essere concreti. La partita del Pnrr non ci vede attivi adesso, ma ha ragione Draghi, ci vogliono i bandi già in corso». De Angelis rimarca le responsabilità della Regione rispetto agli scarsi risultati sin qui ottenuti: «Dobbiamo inviare questa lettera a De Luca, firmò due finanziamenti su Fondi di rotazione e Agenda digitale. Il protocollo è già stato pubblicato a gennaio 2018, non deve certo farci un piacere». Poi un monito ai colleghi: «Se non facciamo progetti, questi soldi passano al Nord».

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Rispetto ai fondi per gli impianti dei rifiuti, quindi, esorta: «Già adesso possiamo fare uno studio di fattibilità, cosa che varia da bando a bando. Ci sono quattro assi del finanziamento in cui potremmo inserire il numero maggiore di comuni. Chiedo di dare mandato al capoluogo di studiare con l'Ufficio Strategico cui ho anticipato il bando già due mesi fa». Si discetta di sviluppo, e l'Area Vasta muore di inquinamento. A porre con forza il tema dello smog è stato allora il primo cittadino di Mercogliano, Vittorio D'Alessio: «Facciamo molte chiacchiere e pochi fatti. la stoccata sembra indirizzata a Festa - Organizziamo un tavolo su questo. Stiamo procedendo solo alle misurazioni, ma come si risolve il problema in definitiva?». Nel complesso, l'assessore all'Urbanistica di Palazzo di Città, Emma Buondonno, propone intese con «le altre aree della provincia». «Ariano, l'Ufita, l'Alta Irpinia: se questa sinergia funziona, va trovato un modo per tenere insieme i progetti».
 

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