Umilia la moglie davanti alle bimbe,
marito violento arrestato ad Avellino

Umilia la moglie davanti alle bimbe, marito violento arrestato ad Avellino
di Katiuscia Guarino
Domenica 22 Luglio 2018, 12:25
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L'incubo del marito, la paura per un padre che picchia la mamma. Violenze, minacce e offese che una donna di Avellino ha dovuto sopportare per mesi davanti alle figlie minorenni. Maltrattamenti a cui ha posto fine la Squadra Mobile della Questura di Avellino. Gli uomini del dirigente Michele Salemme, con i colleghi di Pescara, hanno fatto scattare le manette ai polsi di un 44enne, F.M. del capoluogo irpino, pregiudicato e nullafacente. Lo hanno bloccato nella città abruzzese a bordo di un camper. Quel motorhome era diventato la sua casa da un po' di tempo. Da quando non viveva più sotto lo stesso tetto con la donna che, dopo una serie di denunce presentate e poi ritirate sia alla Polizia sia ai Carabinieri, ha preso coraggio per chiudere definitivamente questo triste capitolo della sua vita coniugale.

Prezioso è stato il supporto della Squadra Mobile che ha seguito con attenzione la triste vicenda. Il 44enne, dedito all'abuso di alcol, aveva trasformato in un incubo la vita della donna e delle ragazzine, con atteggiamenti violenti e minacce anche davanti agli occhi atterriti di quelle bambine.
 
L'attività investigativa nasce lo scorso maggio, quando la vittima telefona al 113 per denunciare un'aggressione. Gli agenti in servizio di Volante apprendono dalla donna che il marito la stava inseguendo in sella a una moto armato di coltello. Dopo aver presentato querela, la moglie dell'accusato decide di ritirarla anche per paura di ritorsioni. Nonostante la separazione, i due hanno continuato a vivere sotto lo stesso tetto. Un inferno fino al mese di giugno. La convivenza si interrompe e il pregiudicato decide di rifugiarsi nel suo camper. Solo così la donna riesce a ripresentarsi alla Polizia e a confermare le violenze denunciate in precedenza. Drammatici i racconti forniti agli agenti della Squadra Mobile di Avellino.

La normali abitudini di vita erano saltate. Spesso la vittima era costretta a scappare a casa dei genitori per evitare di essere aggredita. Un clima di sopraffazione che le aveva determinato gravi sofferenze psicologiche, così come alle figliolette.

L'altro ieri l'epilogo della triste storia, con l'arresto del 44enne. Il Gip del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso il provvedimento restrittivo a carico dell'uomo che è stato rintracciato a Pescara, dove stava trascorrendo una breve vacanza. Ora si trova rinchiuso nella casa circondariale di quella città. Gli uomini del dirigente Salemme hanno raccolto diversi elementi e varie prove per ricostruire il quadro indiziario, lavorando senza soste sotto il coordinamento della Procura di Avellino. Un'opera certosina che ha portato all'ordinanza di custodia cautelare. Più volte la moglie era stata minacciata dal marito per ritrattare le denunce. Anche dopo la separazione. Diversi erano stati gli interventi di Carabinieri e Polizia da lei sollecitati per placare l'ira dell'uomo. Una storia che s'è conclusa prima che potesse sfociare in fatti ancor più gravi.
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