Avellino, duemila bimbi pronti alle lezioni
in presenza: avviata la «macchina»

Avellino, duemila bimbi pronti alle lezioni in presenza: avviata la «macchina»
Mercoledì 6 Gennaio 2021, 12:15 - Ultimo agg. 18:37
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Duemila bimbi pronti a tornare in classe. Amministrazione comunale, Prefettura e dirigenti scolastici lavorano all'appuntamento con il rientro a scuola anche ad Avellino, il prossimo 11 gennaio. Ora c'è pure l'ordinanza ufficiale della Regione. Per il momento è l'unico atto istituzionale che campeggia sui siti web dei plessi.
Circa 1.000 i piccoli dell'infanzia interessati dal provvedimenti. Altrettanti, rispetto ai 2.900 studenti di tutta la scuola primaria (dalla terza alla quinta aspetteranno), i bimbi che frequentano in città la prima e la seconda elementare. Il via libera del sindaco, Gianluca Festa, ha attivato definitivamente la macchina organizzativa. Piazza del Popolo ha da tempo testato i livelli di sicurezza interna delle scuole che, dalla periferia al centro, riapriranno i battenti dopo due mesi di stop. Percorsi Covid, aule e servizi sarebbero ampiamente a norma. Quanto agli orari, non sono state ancora emanate circolari di sorta. Anche, qui sotto l'egida della Prefettura, si sta ancora valutando, a partire dal 25 gennaio, la possibilità che rientrino in classe, certamente in percentuale ridotta, anche gli studenti delle scuole medie e superiori. L'obiettivo è immaginare orari differenti per evitare concentrazioni di auto e mezzi pubblici negli orari di ingresso nei plessi. Fino a comunicazione contraria, restano validi gli orari precedentemente stabiliti.

Il corpo docente è pronto al rientro. Anche se appaiono pochi, e non sono conosciuti, i dati degli insegnanti che si sono sottoposti agli screening sanitari volontari. In questa direzione, alla decisione di riaprire le scuole, non si sono ancora accompagnati provvedimenti comunali o regionali volti ad accrescere la percentuale di operatori tamponati. Rispetto ai dispositivi in atto per ridurre il rischio contagio nelle classi, gli asili si sono dotati di sistemi di vaporizzazione dell'aria. Le aule e i giochi dei bimbi vengono sanificati sistematicamente a fine giornata. Sul punto, il sindaco Festa ha annunciato sistemi per la sanificazione continua degli ambienti, anche se non è ancora chiaro quando e come.

Se le scuole dell'infanzia e le prime due classi della primaria riapriranno, a meno di nuovi colpi di scena, i servizi comunali resteranno comunque fermi.

Almeno nelle prime settimane. La refezione scolastica, del resto, non era mai partita. Ieri il Comune ha pubblicato in merito un provvedimento: «A causa dell'emergenza Covid-19 e della conseguente sospensione delle attività didattiche in presenza presso le scuole di pertinenza comunale si legge nella determina dirigenziale predisposta dal susseguirsi delle ordinanze regionali e sindacali di cui in premessa, il servizio di refezione scolastica presso le scuole dell'Infanzia, Primarie e Medie di pertinenza comunale, relativamente al periodo settembre-dicembre 2020, non ha avuto inizio». Così l'amministrazione comunale ha stornato i 250.000 euro precedentemente impegnati sul capitolo. E certamente la mensa non funzionerà nemmeno a gennaio. Lo stesso ragionamento varrà per il trasporto pubblico organizzato dall'ente. I pulmini resteranno certamente fermi. In questo caso, anche per solide ragioni numeriche: tra asilo, prima e seconda elementare, i bimbi che sarebbero stati serviti sono in tutto 4. Impensabile, con questi dati, attivare il servizio comunale.

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Tra oggi e domani, l'assessore comunale all'Istruzione, Giuseppe Giacobbe, potrebbe scrivere ai dirigenti scolastico o organizzare un incontro per fare il punto. L'ultimo briefing risale a prima di Natale, quando ai presidi furono chiesti lumi sul grado di sicurezza delle scuole e il responso sulla riapertura risultò controverso: alcuni si mostrarono favorevoli, altri apertamente contrari. Del resto, la decisione del sindaco di uniformarsi alla Regione, consentendo il rientro per i bimbi dell'asilo e le prime due classi della primaria, ha comunque visto spaccati, per l'ennesima volta, i genitori. Nelle scorse settimane, approfittando delle chiusure disposte dalla Regione e dallo stesso sindaco Festa, Piazza del Popolo ha attuato diversi interventi sui plessi cittadini. Da Rione Parco a Picarelli, l'amministrazione si è concentrata in particolare sulla riduzione del rischio sismico.
 

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