Avellino, blocchi di cemento
per ancorare le luminarie

Avellino, blocchi di cemento per ancorare le luminarie
di Flavio Coppola
Venerdì 29 Luglio 2022, 12:00
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Due enormi blocchi di cemento davanti al portone di Palazzo Caracciolo. La soluzione individuata per aggirare il divieto di ancoraggio dei pali sulla facciata della Provincia alimenta il caso ormai comico delle luminarie in città. Continua a riservare grotteschi colpi di scena la telenovela che sta vedendo impegnato il Comune di Avellino per l'installazione delle luci di ferragosto a Piazza Libertà. Luminarie ancora spente, a «Summer Fest» abbondantemente cominciato, ed è ormai palese il cortocircuito che, anche quest'anno, si è venuto a creare in città per l'accensione delle decorazioni luminose.

L'amministrazione ha speso 80.000 euro e avrebbe voluto farle partire da diversi giorni.

Dovevano accompagnare, inizialmente, l'Alzata del Pannetto, che si è svolta il 26 luglio, illuminando Piazza Libertà e il Centro storico. Ma l'obiettivo non è stato centrato. Poi, si era detto 28 luglio. La data era stata piazzata pure sul cartellone ufficiale degli eventi ferragostani organizzati dall'amministrazione comunale. Ma è saltata anche quella. E ora, a giudicare dallo stato di avanzamento dei lavori, non se ne farà nulla nemmeno questa sera, quando a Piazza Libertà si esibiranno gli artisti napoletani del celebre gruppo «99posse».

Fatale, per l'amministrazione, è stato il ritardo con cui anche quest'anno è stato approvato il Bilancio di previsione. L'atto necessario per impegnare i fondi e disporre l'affidamento, infatti, è passato solo il 20 luglio scorso in Consiglio comunale. Ma anche il braccio di ferro con la Provincia, sulle luci che, per la prima volta, sono state previste intorno al rettangolo di Piazza Libertà, ha creato un vero e proprio blocco dei lavori. Come è noto, il 26 luglio, Palazzo Caracciolo ha rifiutato l'autorizzazione all'ancoraggio dei pali allo storico edificio della Provincia.

Il giorno dopo, l'assessore agli Eventi, Stefano Luongo, ha annunciato di aver trovato, con l'impresa dell'appalto, l'escamotage per conservare l'illuminazione di fronte al Palazzo, senza però appoggiarvisi. Il sistema autoreggente, ieri, ha fatto la sua comparsa a Piazza Libertà. Scatenando nuova ilarità. Per aggirare l'ostacolo posto da Rino Buonopane, infatti, l'impresa ha dovuto spostare i pali indietro di alcuni metri, legandoli a due enormi blocchi di cemento circondati dalle necessarie transenne. Un sistema indispensabile, ma decisamente antiestetico, nella principale piazza della città. Oltretutto, i due enormi blocchi bianchi, si trovano proprio di fronte al portone di Palazzo Caracciolo. 

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Mentre a pochi metri anche questo non sfugge gli ancoraggi insistono tranquillamente su un altro edificio istituzionale e storico del capoluogo, quello della Prefettura. Una toppa che sembra, insomma, peggiore del buco. Ma al di là dell'originale soluzione individuata per spuntarla sulla Provincia e così dice l'amministrazione comunale in via ufficiale per non snaturare il progetto di un rettangolo di luci che conduca al Corso di lavoro da fare ce n'è ancora molto. Gli operai, che da 4 giorni non si risparmiano a montare e smontare le luminarie a seconda dei desiderata di Comune e Provincia, hanno terminato il lavoro al centro storico, segnatamente a via Nappi, e dal lato di piazza Libertà dove sorge Palazzo Ercolino. Ieri sera, era in dirittura d'arrivo il montaggio delle insegne luminose dal lato dei bar perpendicolari a Corso Vittorio Emanuele.

Ma è proprio la principale e più centrale strada del capoluogo, con il suo lungo percorso, a registrare i ritardi più marcati. I pali, ai lati delle strade, sono stati montati ormai da giorni. Ma le luci non ci sono ancora. Da quanto si apprende, solo per chiudere il lavoro al Corso, serviranno altri 2 giorni. Più un altro per venir fuori dal rompicapo di Piazza Libertà. Anche quest'anno, insomma, le decorazioni stanno impegnando severamente l'amministrazione Festa, che non riesce mai a rispettare i tempi dati. Fermo restando che l'anno scorso le illuminazioni partirono addirittura il 14 agomese di settembre, e che, giocoforza, quest'anno, l'amministrazione ce la farà certamente molto prima, sembra persistere una vera e propria maledizione delle luminarie. 

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