È allarme ambientale ad Avellino:
brucia fabbrica di materiale plastico

È allarme ambientale ad Avellino: brucia fabbrica di materiale plastico
di Gianni Colucci
Venerdì 13 Settembre 2019, 13:57 - Ultimo agg. 14 Settembre, 08:02
3 Minuti di Lettura

Brucia fabbrica di materiale plastico nella zona industriale di Avellino: L'incendio si è sviluppato pochi minuti dopo le 13, lingue di fuoco altissime e una densa colonna di fumo si alzano dall'impianto che produce plastica.

Nei pressi della azienda ci sono numerose abitazioni, decine sono state sgomberate. Convocato un vertice in prefettura. 

Circa 100 i pompieri coinvolti nelle operazioni di spegnimento. Tre squadre provengono dalla sede centrale, due dalle sedi distaccate e in più a dare man forte sono arrivate anche squadre da Benevento, Salerno e Napoli. In seguito è stato richiamato personale non in servizio e sono arrivate altre due squadre.  Uno dei vigili del fuoco intervenuti è rimasto vittima di un leggero malore da cui si è ripreso subito dopo l'intervento dei sanitari. L'incendio è comunque tenuto sotto controllo.
 


Le attività dell'impianto Stir sono state sospese, in quanto le maestranze, a partire dalle ore 14, sono state invitate a rimanere negli uffici e a non esporsi all'aria aperta. Pertanto non sarà possibile procedere ai conferimenti presso lo Stir e lo stop temporaneo all'accesso all'impianto potrebbe avere riverberi sul servizio di raccolta con inevitabili ritardi. Irpiniambiente, inoltre, ha fornito piena disponibilità e supporto ai vigili del fuoco operanti in zona, accordando, ovviamente, l'utilizzo dell'acqua nelle vasche Stir e all'uso dei cannoni per l'irrorazione delle sostanze schiumogene estinguenti, in dotazione all'impianto, in rispondenza alle norme antincendio. 

Sul luogo dell'incendio arriva anche il procuratore aggiunto, Vincenzo D'Onofrio, segno evidente che bisognerà fare luce su quanto accaduto nello stabilimento in fiamme. Presenti tutti i vertici delle forze dell'ordine, compresa la Polizia scientifica.  I tecnici dell'Arpac stanno monitorando l'area, con riferimento in particolare alle sostanze organiche volatili presenti nell'aria: questo monitoraggio durerà minimo 48 ore. Inoltre, l'Agenzia ha collocato nei pressi della città ospedaliera di Avellino una centralina mobile per misurare i valori di concentrazione delle polveri sottili presenti nell'aria. Già attive due centraline per il monitoraggio della qualità dell'aria situate rispettivamente in via Piave e in via D'Agostino.

Tre famiglie che abitano a poche centinaia di metri dal luogo dell'incendio sono state precauzionalmente evacuate. Il sindaco di Avellino, come i suoi colleghi dei comuni che insistono sulla zona dell'incendio si appresta a varare un'ordinanza che dispone la chiusura delle scuole per la giornata di domani. La Prefettura di Avellino, che ha riunito in permanenza il Centro Coordinamento Soccorsi, invita i residenti a non uscire di casa e a tenere chiuse le finestre.

Oltre al piazzale esterno, brucia anche l'interno di un capannone da cui si sono udite alcune esplosioni. Secondo fonti dei vigili del fuoco potrebbe trattarsi dell'impianto fotovoltaico raggiunto dalle fiamme. La situazione resta ancora molto critica. 

La nube nera che si è sprigionata ha invaso i comuni limitrofi. Ben 18 quelli coinvolti ( Avellino, Atripalda, Montefredane, Manocalzati, Mercogliano, Monteforte Irpino, Forino, Contrada, Cesinali, Aiello Del Sabato, Grottolella, Capriglia Irpina, Altavilla Irpina, Serino, Ospedaletto D'alpinolo, Solofra, Prata P.U., Montoro) con la Prefettura che invita i cittadini a rimanere in casa. Scene surreali ad Avellino, le strade sono semi deserte e l'aria è densa di un odore nauseabondo, a causa del fumo che arriva dalla fabbrica dove si producevano contenitori in plastica per batterie. I cittadini, intanto, sono alla ricerca di mascherine soprattutto nelle farmacie. Alcuni comuni hanno già disposto la chiusura delle scuole per la giornata di domani: Avellino, Grottolella, Montefredane. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA