Avellino: centrosinistra compatto con il campo aperto, nasce il fronte anti-Festa

Pd e M5S uniti insieme a civiche e associazioni

I rappresentanti del campo aperto nel centrosinistra ad Avellino
I rappresentanti del campo aperto nel centrosinistra ad Avellino
di Rossella Fierro
Martedì 6 Giugno 2023, 08:28
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«Dall'assemblea pubblica di venerdì nascerà l'unico centrosinistra che si presenterà alle elezioni. Festa in quattro anni ha compiuto solo scelte di destra ed oggi i leader di quella parte politica sono pronti ad appoggiarlo». Il campo largo, o «campo aperto» come preferiscono definirlo le forze che ne fanno parte, presenta l'assemblea pubblica in programma per venerdì 9 giugno al Viva Hotel. Una sorta di appuntamento fondativo del fronte progressista che scende in campo come unica alternativa allo schieramento civico del sindaco uscente, Gianluca Festa. Pd, M5s, Sinistra italiana, Si Può, Avellino Prende Parte e Controvento dettano la linea da seguire per la costruzione di un programma attorno al quale far convergere altre forze politiche, associazioni, e singoli cittadini e «chiunque voglia dare il proprio contributo, anche in termini di competenze, per restituire una speranza di futuro ad Avellino che ha perso il suo ruolo di capoluogo di Irpinia e che non ha alcuna funzione a livello regionale». Ieri mattina i rappresentanti delle forze che compongono il nucleo promotore del campo progressista hanno incontrato la stampa per tracciare i confini politici della sfida lanciata in vista delle amministrative 2024. Per il segretario del Pd, Nello Pizza: «la partecipazione deve essere alla base del nostro progetto politico. Il modello dell'uomo solo al comando è fallito, noi costruiremo una squadra fatta di competenze e caratterizzata da un sistema valoriale al quale non rinunciamo che è quello del centro sinistra. Avvertiamo l'urgenza di restituire ad Avellino, che oggi sembra il figlio degenere che sperpera il patrimonio di famiglia in bagordi e feste mentre ogni progetto di sviluppo si concentra altrove, il ruolo di città capoluogo. Al fumo di Festa, preferiamo l'arrosto della partecipazione più ampia possibile».

L'appuntamento di venerdì è aperto anche ad altre forze della sinistra come Verdi, Socialisti, Unione Popolare, ad associazioni come Arci e Acli, e anche a partiti più centristi, come Italia viva, che in Regione governano insieme al Pd di De Luca ma che a livello nazionale, invece, si pongono in alternativa agli stessi democrat oltre che a Cinque stelle e sinistra. Su questo Generoso Picone, presidente di Controvento, chiarisce che non ci sono schemi buoni per ogni territorio: «non mettiamo veti a nessuno, ma poniamo questioni programmatiche qualificanti come condizione per condividere il nostro progetto. Siamo consapevoli che rispetto al governo De Luca tra di noi ci sono sensibilità diverse, ma queste non saranno da ostacolo per il percorso intrapreso perché vogliamo costruire un progetto inedito ed originale per Avellino. Il sovranismo comunale di Festa va superato con un programma strutturato per una città che ha bisogno di un cambio di passo radicale». Un progetto politico che, nei dodici mesi che mancano all'appuntamento elettorale, stando alle premesse, intende aprire porte e finestre alla partecipazione, come evidenzia Francesco Iandolo, capogruppo di App: «chiamiamo a raccolta tutti quei cittadini che, al di là dei proclami, in quattro anni di amministrazione non sono mai stati ascoltati da Festa.

Una città che vuole tornare a guardare con fiducia al suo futuro, partendo da una qualità della vita migliore, può farlo solo rinnovando un patto partecipativo reale che guardi alle fasce più deboli, ai bambini e agli anziani, cosa che non è accaduta fino ad ora». Inizia, dunque, ufficialmente con l'assemblea del 9 giugno un impegno politico che vedrà protagonista anche il M5s per la prima volta alleato con il Pd cittadino. A spiegare le ragioni di una scelta di campo è il consigliere pentastellato, Ferdinando Picariello: «lontani dalle ambiguità di Festa e dalla sua annuncite priva di qualsiasi concretezza, ci muoviamo in un perimetro politico preciso, quello del centro sinistra, ma dal punto di vista pratico il programma sarà costruito dai cittadini. C'è già un interesse crescente intorno al nostro progetto frutto di un'esigenza diffusa di superare le diseguaglianze e ridisegnare la città». 

 

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