Avellino, Buonanno su Campo Genova:
«Non ha bisogno di altre analisi»

Avellino, Buonanno su Campo Genova: «Non ha bisogno di altre analisi»
di Flavio Coppola
Lunedì 18 Gennaio 2021, 09:03
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Un'area privata all'interno della Ni01 per il mercato bisettimanale di Avellino. È la pista che spunta a sorpresa nell'intricata vicenda che da oltre un anno tiene banco in città, ora che è scaduta l'ordinanza che faceva, ma solo sulla carta, di Campo Genova l'area mercatale di Avellino.


L'ipotesi vedrebbe impegnato ancora una volta il consigliere regionale Livio Petitto, nel suo tentativo di mediazione tra il sindaco e gli ambulanti, per ripristinare un appuntamento storico cancellato dal primo cittadino, Gianluca Festa.


L'area in questione sarebbe inserita nel celebre comparto del parco dell'Autostazione, a via Moccia, e dunque appartiene a privati. Attualmente ricoperta dal verde, va ancora valutata anche rispetto alla sua reale estensione. Un aspetto, questo, che risulterebbe imprescindibile per i commercianti e i rappresentanti sindacali, che spalmati sui due appuntamenti settimanali in programma fino al 2019, erano in passato circa 300.

Dunque, anche in presenza di un'intesa, quell'area andrebbe riqualificata. E servirebbero soldi e tempo.


D'altro canto, Campo Genova sarà certamente fuori uso per mesi e mesi, stante la necessità di analizzare l'inquinamento potenziale del sito in un lungo piano di caratterizzazione. Non a caso, l'amministrazione comunale non ha ancora prorogato l'ordinanza che individuava l'area come zona mercatale. Ha invece rinnovato, fino al 30 giugno, il terminal bus dell'Air allo Stadio. Notizia che rappresenta l'ennesimo schiaffo per gli ambulanti, e che divide maggioranza e opposizione. Per il capogruppo di «Ora Avellino», Gianluca Gaeta, «l'amministrazione non si è mai fermata e continua a lavorare per restituire il mercato alla città». Il numero uno del gruppo che fa capo proprio al consigliere regionale Petitto ricorda che «le mediazioni sono lunghe».

«Il sindaco - riferisce - sta lavorando per dare una soluzione, ascoltando più categorie e istituzioni. Può sembrare che ci siano dei ritardi aggiunge ma purtroppo i tempi sono questi e non si può decidere da soli». Gaeta non entra nel merito delle scelte del primo cittadino e non dice se Campo Genova sia da prorogare o meno. «Da cittadino e consigliere afferma sento solo di dire che è giusto trovare una soluzione, che sia la migliore possibile, prima per la città e poi per chi lavora al mercato. Spero che si possa ricostruire un dialogo».
Dopo aver esortato il sindaco a non riproporre nessuna delle due ordinanze scadute, sia sul terminal che sul mercato, minacciando nuovi esposti e nuovi ricorsi, il legale degli ambulanti, Ciro Aquino, spiega: «Stiamo valutando anche stavolta l'impugnazione. Intanto, prendiamo atto che non c'è nessuna area mercatale per la città e c'è un danno enorme per questi operatori». Chi boccia inappellabilmente la decisione del primo cittadino di lasciare i bus sullo Stadio è il capogruppo di «La Svolta», Dino Preziosi, già manager dell'Air. «Lasciare il capolinea al Piazzale degli Irpini è un assurdo e l'ordinanza del sindaco Festa è una contraddizione in termini».

Festa ha puntato tutto sulla motivazione ambientale, riportando una riduzione dello smog che non c'è stata, e sul dato oggettivo dell'assenza di un'autostazione almeno fino a giugno. Preziosi è netto: «Innanzitutto, non sono gli autobus che inquinano. L'ha detto più volte lo stesso sindaco e l'ha chiarito persino la commissione Ambiente, dimostrando che, insieme, auto e bus pesano per il 17 per cento. Quanto ai miglioramenti continua si sono verificati solo nella fantasia del sindaco, visto che gli sforamenti si sono quasi triplicati rispetto agli anni di Foti, quando non c'erano nemmeno i lockdown totali e parziali». Per Preziosi, infine, «chi dice che il traffico è migliorato mente, perché i bus attraversano ancora la città passano e sono più numerosi di prima. Così hanno solo giustificato un'ordinanza assurda».


Il consigliere di opposizione è molto critico pure sul mercato: «La politica deve anticipare gli eventi e non inseguirli. Festa è in enorme ritardo. Continuando così, espone solo l'amministrazione. Ormai si è avvitato chiosa È costretto a prorogare le licenze e, per l'area mercatale, non c'è alternativa al piazzale degli Irpini. La caratterizzazione di Campo Genova richiederà degli anni».

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