Blitz dei carabinieri, arrestato 55enne
per il raid in viale Italia ad Avellino

Blitz dei carabinieri, arrestato 55enne per il raid in viale Italia ad Avellino
di Katiuscia Guarino
Sabato 24 Luglio 2021, 08:29 - Ultimo agg. 19:07
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Svolta nelle indagini sull'agguato di viale Italia: un 55enne del capoluogo è finito in manette. Si tratta di Ciro Casanova. Deve rispondere di tentato omicidio. Sono stati i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale ad arrestarlo. Eseguite diverse perquisizioni, soprattutto nella zona di Rione San Tommaso, che sono proseguite per tutta la notte. Ci sarebbero stati anche dei sequestri importanti di materiale probatorio. Non sono da escludere ulteriori sviluppi.

L'attentato si verificò la notte tra il 6 e il 7 luglio scorsi, intorno alle 2.40, mentre erano in corso i festeggiamenti per la vittoria della Nazionale alle semifinali degli Europei di calcio.

La comunità di Avellino chiedeva che si facesse luce sull'attentato che aveva scosso non solo le centinaia di persone presenti per celebrare il successo degli azzurri, ma l'intera città. Si chiedeva, dunque, una risposta in tempi rapidi. E così è stato. Lo Stato ha fatto sentire la sua presenza.

Certosino il lavoro della Procura della Repubblica di Avellino, diretta da Domenico Airoma. Le investigazioni coordinate dal pubblico ministero Vincenzo Russo e condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri, agli ordini del capitano Pietro Laghezza, hanno portato a ricostruire i fatti. 

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Quella notte Gianluca Ferrara di 48 anni, il figlio 26enne Ettore e Ivan Santamaria di 28 anni vennero feriti a colpi di arma da fuoco mentre si trovavano lungo viale Italia, vicino all'Alfa Romeo Mito dei Ferrara. Sei i proiettili esplosi, calibro 7,65. A sparare - secondo l'accusa - sarebbe stato il 55enne che avrebbe impugnato la pistola e poi avrebbe premuto il grilletto. Nelle immagini della videosorveglianza pubblica e di quelli dei diversi esercizi commerciali della zona sarebbero stati immortalati quei terribili momenti. I filmati riprenderebbero l'arrivo del 55enne - forse accompagnato da un altro uomo alla guida di un veicolo - e il successivo agguato. I tre feriti si erano poi rifugiati in un vicoletto in attesa dei soccorsi.

Gianluca ed Ettore Ferrara furono trasportati all'ospedale Moscati a bordo di un'ambulanza, mentre Santamaria giunse con mezzi propri al pronto soccorso. Tutti e tre sono stati sottoposti a intervento chirurgico per la rimozione dei proiettili. I sei bossoli sono stati recuperati dai Carabinieri per essere analizzati, anche con l'obiettivo di verificare se l'arma sia stata utilizzata in altri episodi.

Sin dalle ore immediatamente successive all'agguato gli investigatori hanno ascoltato diverse persone informate sui fatti. Sequestrati, inoltre, i telefoni cellulari dei tre feriti e l'Alfa Romeo Mito dei Ferrara e la Toyota Yaris di proprietà di Santamaria alla ricerca di eventuali indizi. Passate al setaccio le memorie degli smartphone. Ieri, dunque, le indagini sono giunti a un punto di svolta con il provvedimento di arresto, le perquisizioni e i sequestri. Gli inquirenti hanno operato senza soste negli ultimi sedici giorni per avere un quadro definito del grave episodio, che avrebbe potuto avere conseguenze peggiori.

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