Avellino in sospeso, cercasi gestore
per piscina e palazzetto dello sport

Avellino in sospeso, cercasi gestore per piscina e palazzetto dello sport
di Flavio Coppola
Sabato 20 Luglio 2019, 14:00
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Pronti i bandi per l'affidamento della Piscina comunale e del Palazzetto dello Sport. Il sindaco di Festa, annuncia l'imminente pubblicazione degli atti che dovranno riassegnare la gestione delle due importantissime strutture cittadine, nell'ambito di un'operazione, appena avviata, di valorizzazione del patrimonio comunale.

Ieri mattina Festa ha impegnato gran parte del suo tempo in una ricognizione delle principali strutture inutilizzate. Nel pomeriggio, a margine della conferenza dei capigruppo, che ha calendarizzato i prossimi Consigli comunali (30 luglio e 5 agosto), il sindaco ha annunciato: «Nei prossimi giorni, pubblicheremo il bando per i relativi affidamenti di palazzetto e piscina comunale. È evidente aggiunge - che la grande questione legata al patrimonio merita la massima attenzione. Conosco già bene la condizione delle strutture e la loro destinazione. Ma questo tema sarà trattato a fondo già a partire dai prossimi giorni, perché vedo ancora troppe inutilizzate».
 
L'esempio più clamoroso è fornito dalla casetta di Piazza Kennedy. Anche qui il sindaco è netto: «Affidarne la gestione rappresenterà uno dei primi obiettivi amministrativi. Vederla così è intollerabile». Decisamente più consistenti, però, appaiono le procedure annunciate per il centro sportivo di via De Gasperi e per il «PaladelMauro». Su entrambe, l'amministrazione sotto il commissario Giuseppe Priolo aveva pubblicato manifestazioni di interesse e procedure indirizzate agli operatori interessati. Alla prima, per la Piscina comunale, avevano partecipato sei realtà. Tra queste, l'Avelsport center, appartenente al gruppo di Angelo Antonio D'Agostino. Ma anche l'Asd Basket Club Irpinia, di Carmine Cardillo, il Country Sport Avellino, la Tennis Academy, la società Rinascita di Casoria e la Sport Management di Verona. Quanto al palazzetto, invece, il comodato d'uso gratuito di Gianandrea De Cesare scade il 24 luglio. Così Priolo, a giugno, ha approvato gli indirizzi del nuovo bando: a partire da un corrispettivo annuo di 270.000 euro a carico del nuovo gestore. Dunque bisogna fare in fretta.

Festa, però, si sofferma anche sul Centro per l'Autismo. Dopo l'intesa in Prefettura con l'Asl, che ha promesso di accollarsene la gestione, il sindaco rilancia: «I lavori sono ormai ultimati, resta la questione della gestione, per la quale aspettiamo l'Azienda sanitaria». Questioni delicatissime, dunque, attendono al varco la nuova amministrazione. Nel frattempo, la prima conferenza dei capigruppo ha fissato le date e i temi dei prossimi Consigli comunali. Alla luce della diffida della Prefettura giunta a Piazza del Popolo per l'approvazione degli equilibri di Bilancio, il prossimo 5 agosto, l'assise si riunirà per adempiere a questo obbligo di legge.

Prima, però, dovrà costituire le commissioni consiliari, almeno quella deputata al Bilancio, ed esaurire l'ordine del giorno della burrascosa seduta di martedì scorso. Così, mentre nella prossima settimana gli organismi consiliari dovranno prendere forma, il 30 luglio un'altra seduta di Consiglio comunale sarà incentrata sull'approvazione della commissione elettorale, delle linee programmatiche del sindaco e delle stesse commissioni. La novità del giorno è che la conferenza ha stabilito - contrariamente a ciò che avvenne l'anno scorso con Ciampi - che le linee programmatiche potranno essere emendate dai gruppi. Festa non si scompone: «Prendo atto del diverso orientamento, ma poco cambia per la mia maggioranza, compatta, coesa e piena di entusiasmo. Sono anche pronto ad ascoltare i contributi di qualsiasi consigliere, la questione formale poco conta».

Quanto alla sua visione di città, Festa annuncia che «le linee sono quelle già illustrate in campagna elettorale». Ma stavolta dovrà metterle nero su bianco in un documento che l'assemblea sarà chiamata a votare. «Avrei preferito illustrarle a braccio - ammette - ma mi si chiede di lasciare una traccia e non intendo sottrarmi». Dopo le polemiche dei giorni scorsi, non manca, infine, un passaggio sulla figura del presidente del Consiglio, Ugo Maggio. Festa, ovviamente, lo difende a spada tratta: «Se fosse stato divisivo non avrebbe avuto il voto bipartisan dell'aula».
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