Stroncato a 18 anni da aneurisma:
«Ci dicano com'è morto Matteo»

Stroncato a 18 anni da aneurisma: «Ci dicano com'è morto Matteo»
di Gianluca Galasso
Venerdì 19 Ottobre 2018, 11:30 - Ultimo agg. 16:51
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«Vogliamo che si faccia piena chiarezza sul decesso di Matteo. Bisognerà attendere per capire fino in fondo cosa sia accaduto, anche relativamente al primo ricovero in ospedale tra il 3 e il 4 ottobre scorso». È quanto dichiara l'avvocato Innocenzo Massaro che è il legale della famiglia di Matteo Reppucci, il diciannovenne di Chiusano San Domenico ucciso da un aneurisma all'aorta. L'autopsia del medico legale, Elena Picciocchi, con l'anatomopatologo Antonio Perna, ha evidenziato la causa del decesso.
 
Ma il risultato completo dell'esame necroscopico si avrà solo tra novanta giorni. La Procura della Repubblica di Avellino, con il magistrato Antonella Salvatore, ha aperto un'inchiesta sulla morte dello studente del liceo scientifico «Mancini». Si procede contro ignoti per omicidio colposo. Sotto i riflettori il primo ricovero al «Moscati» la notte tra il 3 e 4 ottobre scorsi, quando il giovane giunse al pronto soccorso dopo aver avvertito un malore. Furono eseguiti esami diagnostici che non misero in risalto alcun problema. Si cerca di capire se da quella occasione sarebbe potuto arrivare qualche segnale utile per evitare il dramma. L'avvocato Massaro, a nome della famiglia, non punta l'indice contro nessuno. In ogni caso, legale e genitori vogliono andare in fondo per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio. Matteo è poi purtroppo deceduto all'alba dello scorso lunedì nel nosocomio cittadino, dove era stato accompagnato dai genitori. Durante la notte aveva accusato dolori a una gamba e a un braccio. In poco tempo la situazione è precipitata. Inutili tutti i tentativi dei medici del «Moscati» - dove è giunto in condizioni critiche - di salvargli la vita. Nel pomeriggio di domenica, il diciannovenne era stato impegnato in una partita di calcetto con gli amici, senza accusare alcun fastidio. I problemi sono cominciati qualche ora più tardi. Questa tragedia ha commosso il suo paese e la città capoluogo, dove Matteo frequentava la quinta H del liceo scientifico «Mancini». Ieri mattina sono stati celebrati i funerali nella chiesa di Santa Maria a Chiusano San Domenico. La comunità s'è fermata per le esequie dell'amato ragazzo. Il sindaco Carmine De Angelis ha dichiarato il lutto cittadino. Ai funerali hanno partecipato numerosi studenti del liceo avellinese, dopo il corteo silenzioso organizzato nella giornata di mercoledì lungo corso Vittorio Emanuele. In tanti lo ricordano come il «ragazzo buono, sempre sorridente, capace di entrare in sintonia con chiunque. Era sempre disponibile con tutti».

Qualità sottolineate anche durante la celebrazione di ieri mattina nella chiesa di Santa Maria. Il «golden boy» lo hanno definito i suoi compagni del liceo «Mancini», distrutti dal dolore per questa prematura scomparsa.
 
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