Covid ad Avellino, un contagio
nella sezione fallimentare del tribunale

Covid ad Avellino, un contagio nella sezione fallimentare del tribunale
di Alessandra Montalbetti
Martedì 30 Marzo 2021, 08:46 - Ultimo agg. 20:37
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Contagio nella sezione fallimentare del tribunale di Avellino, disposta la sospensione dell'attività fino al 3 aprile. Il presidente del tribunale di Avellino, Vincenzo Beatrice ha deciso per lo stop dell'attività giudiziaria, limitatamente al solo settore interessato - attività svolta al terzo piano del palazzo di giustizia - dopo l'accertamento di un contagio interno da Coronavirus. Una sospensione necessaria al fine di risalire ai contatti avuti dal personale in servizio con il contagiato.

Intanto la dirigente del settore Fallimento del tribunale di Avellino, come stabilito dal presidente Vincenzo Beatrice nella nota inviata agli addetti ai lavori, istituirà un presidio per la ricezione degli atti urgenti in scadenza nei giorni in cui è stata disposta la sospensione dell'attività giudiziaria.

Sul punto interviene anche il presidente della Camera Penale Irpina, l'avvocato Luigi Petrillo: «A quanto abbiamo appreso, sino ad oggi nella sezione fallimentare si è registrato un solo caso di infezione da Covid, sicché la chiusura della sezione appare una doverosa misura precauzionale finalizzata a favorire il tracciamento e gli altri necessari controlli imposti dalla normativa vigente». Ed ancora, già in passato si sono verificati dei contagi tra alcuni avvocati e uno stenotipista e dunque il presidente della Camera Penale precisa: «Nei giorni scorsi abbiamo informalmente appreso di un altro contagio all'interno del palazzo di giustizia, ma non mi sembra che la situazione, in sé considerata, possa destare maggior allarme di quella già tragica che quotidianamente si vive all'esterno del tribunale». Inoltre sul braccio di ferro che ruota intorno al funzionamento della giustizia ai tempi del Covid e sulla decisione di eliminare il comparto di tutti gli operatori dei tribunali dalle categorie cui offrire il vaccino in via prioritaria, Petrillo aggiunge: «Quanto all'iniziativa dell'Associazione Nazionale Magistrati nazionale, è vero che la giustizia è un servizio pubblico essenziale e in quanto tale merita la massima attenzione in sede di programmazione della campagna vaccinale. Ma credo sia profondamente sbagliato come mi pare proponga l'Anm sollecitare i capi degli uffici ad una sorta di serrata di emergenza. Questo provocherebbe guasti irrimediabili per il sistema giustizia, già duramente provato da oltre un anno di crisi, durante il quale l'avvocatura penale non si è sottratta mai al proprio dovere di garantire al cittadino, imputato, persona offesa dal reato, la tutela dei diritti». 

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Intanto, il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Avellino in un recente deliberato ha evidenziato che nello svolgimento delle udienze civili non verrebbero rispettate le previsioni in materia di distanziamento e organizzazione ad orario della chiamata delle stesse udienze. Dunque un quadro a tinte fosche, quello che sta vivendo l'intero settore giustizia anche ad Avellino, a causa dell'emergenza epidemiologica, al quale peraltro vanno ad aggiungersi problematiche annose come la carenza di personale amministrativo che, come evidenziato nell'ultima dal consiglio dell'Ordine degli avvocati, sta rallentando il funzionamento degli Uffici del Settore Lavoro e Previdenza del tribunale di Avellino.

«Stiamo vivendo una situazione di paralisi generale, quotidianamente sia nel settore lavoro che civile ha dichiarato l'avvocato civilista Maria Carmela Picariello, nonché componente dell'Ordine degli Avvocati di Avellino stiamo subendo delle lungaggini che si riverberano sulla tutela effettiva dei diritti e nell'esercizio dell'attività giudiziaria, in quanto la maggior parte delle attività non vengono svolte in presenza. Inoltre qualsiasi attività, anche un semplice adempimento, richiede tempi più lunghi a causa delle comunicazioni e prenotazioni tramite email. Il processo civile viene prevalentemente svolto mediante note scritte; e spesso le udienze vengono differite senza effettiva trattazione».

Sulla nota dell'Anm nazionale l'avvocato Maria Carmela Picariello precisa: «È una presa di posizione non condivisibile, posto che un ulteriore rallentamento nello svolgimento dell'attività giudiziaria, così come paventato dall'Anm, paralizzerebbe l'intero sistema giustizia. Sono convinta che nessun magistrato che opera su Avellino aderirà a tale iniziativa».

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