Avellino, ore di follia al centro vaccinale:
una «volontaria» gestisce la fila

Avellino, ore di follia al centro vaccinale: una «volontaria» gestisce la fila
di Antonello Plati
Martedì 30 Novembre 2021, 08:04 - Ultimo agg. 21:09
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A mali estremi, estremi rimedi. Manca il personale, ma anche la buona volontà di chi è in servizio. Allora ci pensa una signora, in attesa anche lei dell'iniezione, a fare l'appello per regolare gli accessi ai box vaccinali. A supportarla c'è un ragazzo che le mantiene un megafono, questo sì, fornito dai dipendenti dell'hub.

Succede di tutto e di più, ieri dalle 8 alle 20, nel centro vaccinale di Avellino al Pala Del Mauro di via Zoccolari. Dove arrivano prima i carabinieri e poi anche gli agenti della Digos allertati dai cittadini esasperati. Ennesimo inciampo nella campagna vaccinale anticovid dell'Asl di Avellino che mette in luce, se ancora ce ne fosse bisogno, le enormi carenze gestionali e i troppi problemi organizzativi.

Sull'orlo di una crisi di nervi, centinaia di persone (tra loro molti anziani e soggetti fragili, per i quali non sono previste né corsie preferenziali né prenotazioni) che prima attendono sotto la pioggia, riparandosi alla meglio, e una volta dentro all'atrio del palazzetto fanno i conti con assembramenti, file a perdita d'occhio e l'assenza di riscaldamento.

Pur di sedersi, in tanti invadono la tribuna Terminio del Pala Del Mauro. Come se non bastasse, si parte con un'ora di ritardo con la prima chiamata attorno alle 9. Poi man mano i tempi di attesa per la puntura si allungano superando le tre ore. Ma non per tutti. Infatti, nonostante l'Asl continui a pubblicizzare l'ingresso in Open Day (ovvero senza prenotazione), decine di cittadini sono costretti a tornare a casa senza il cerotto sul braccio. Mancano pure le dosi. Fatti due conti, il responsabile del centro vaccinale di Avellino già attorno alle 14 è costretto a rispedire indietro chi era in fila. Altra aggravante, in una giornata di ordinaria follia (dove saltano, nemmeno a dirlo, tutte le misure per il contrasto del contagio) ha a che fare con la distribuzione dei ticket numerati per regolare gli accessi nei box: il personale ausiliario (reclutato tramite il comune di Avellino tra gli addetti di Avellino città servizi) li distribuisce solo tra le 7 e le 8 e poi dalle 13 alle 14. Per chi arriva al palazzetto in orari diversi, nulla da fare: niente numero. Altro che Open Day, dunque. E infatti nella serata di ieri l'Asl si è trovata costretta a correggere il tiro. Da domani l'open day non sarà più tale: per ricevere la prima o la terza dosa si dovrà prenotare la somministrazione sul portale Soresa. La motivazione espressa ufficialmente sa di beffa: «In relazione al crescente numero di adesioni e l fine di agevolare il flusso degli utenti si comunica che a partire dall'1 dicembre (prenotazioni da oggi) l'accesso ai centri avverrà solo mediante prenotazione.

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Peraltri sempre ieri si erano registrati disagi anche nel centro vaccinale di Montefalcione dove manca una sala di attesa e centinaia di persone sono state costrette ad aspettare il proprio turno sotto gli ombrelli. Caduti nel vuoto, almeno fino a questo momento, i numerosi appelli per la riapertura di tutti e 22 i centri vaccinali della provincia di Avellino. In mancanza dei correttivi suggeriti sia dai sindaci irpini sia dal presidente dell'Ordine dei medici di Avellino Francesco Sellitto si continuano a registrare disagi causati da un'impressionante catena di disservizi. Più di tutto, come detto, manca il personale. Infatti, non sono stati rinnovati i contratti agli operatori sanitari precedentemente assunti tramite una manifestazione di interesse e impiegati, appunto, nelle 22 sedi della provincia. Da luglio, quindi, c'è stata una graduale riduzione dell'attività. Con l'apertura a rotazione degli hub, 7 massimo 10 al giorno.

In questo momento, solo Avellino (Pala Del Mauro) e Ariano Irpino (centro sociale Vita) hanno sempre un punto operativo, ma anche in questo caso ci sono stati dei tagli. Infatti, nella prima fase della campagna vaccinale Avellino e Ariano Irpino avevano due centri ciascuno: nel capoluogo c'era anche il drive through della Caserma Berardi, mentre sul Tricolle ci si poteva vaccinare anche al palazzetto dello sport. E adesso con l'introduzione del Super Green Pass (dal 6 dicembre in zona bianca da ieri già in zona gialla o arancione) potrebbe crescere, nuovamente, anche la richiesta di prime dosi. Altra tegola, lo stop domenicale che va avanti, anche questo, dall'estate. Oggi i cancelli saranno comunque aperti ad Avellino (dalle 8 alle 20), Ariano Irpino (8-20), Bisaccia (14-20), Cervinara (14-20), Grottaminarda (14-20), Montella (14-20), Mugnano del Cardinale (8-20) e Solofra (14-20).

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