Finita la tregua. Tornano i focolai all'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino dove, nelle ultime 24-48 ore, sono stati registrati una decina di casi di Covid-19 tra operatori sanitari e degenti nel reparto di Medicina interna (una dei più colpiti dalla seconda ondata in poi). Preoccupa anche l'indice di positività che da qualche giorno si attesta attorno al 30 per cento. E cambia pure la geografia del virus: ieri 83 comuni su 118 hanno registrato almeno un contagio. L'Asl di Avellino, infatti, su 1160 tamponi somministrati (sia antigenici sia molecolari) ha rilevato 328 positività (28 per cento), delle quali 61 (19 per cento) nella città capoluogo. Poi, 14 a Montoro; 13 ad Atripalda e Mercogliano; 12 a Solofra; 11 ad Ariano Irpino; 10 a Monteforte Irpino; 9 a Manocalzati; 7 a Forino, Montella, Scampitella, Serino; 6 a Lioni e Montecalvo irpino; 5 a Cervinara, Montemiletto, Nusco, Sirignano; 4 a Altavilla Irpina, Baiano ,Bisaccia, Calitri, Fontanarosa, Grottaminarda, Mugnano del Cardinale, Paternopoli, San Michele di Serino, Sant'Angelo dei Lombardi; 3 a Chiusano di San Domenico, Contrada, Lacedonia, Marzano di Nola, Pietradefusi, Pratola Serra, Rotondi, San Martino Valle Caudina, Vallata; 2 ad Aiello del Sabato, Andretta, Bagnoli Irpino, Capriglia Irpina, Conza Della Campania, Gesualdo, Guardia Lombardi, Mirabella Eclano, Pietrastornina, Roccabascerana, Sant'Andrea di Conza, Volturara Irpina; uno ad Avella, Bonito, Calabritto, Candida, Caposele, Casalbore, Cassano Irpino, Domicella, Flumeri, Frigento, Greci, Grottolella, Luogosano, Melito Irpino, Montefalcione, Montefredane, Morra De Sanctis, Ospedaletto d'Alpinolo, Pago del Vallo di Lauro, Prata, Quadrelle, San Potito Ultra, Santa Paolina, Sant'Angelo a Scala, Santo Stefano del Sole, Senerchia, Sperone, Sturno, Taurano, Taurasi, Teora, Trevico, Tufo e Vallesaccarda.
Sotto controllo, invece, il numero delle persone ricoverate: 15 in tutto.
Il medico d'urgenza del Moscati, simbolo della lotta al Covid-19 (100 giorni in ospedale, 60 dei quali in terapia intensiva), ha infatti di nuovo contratto la malattia. «Dopo più di 2 anni dice sono nuovamente positivo al covid. Sintomi lievi: rinite, tosse. Niente febbre finora. Sto prendendo gli antivirali. Speriamo bene». Sanseverino non rientra, però, tra i contagi interni dei sanitari dell'Azienda ospedaliera Moscati, avendo contratto il virus, molto probabilmente, al di fuori dell'ambiente di lavoro. Tornando ai focolai che hanno interessato la struttura di Contrada Amoretta, da gennaio a oggi, il bilancio dei contagi interni ha toccato quota 46. I reparti coinvolti sono 7: Chirurgia (con 5 contagiati), Chirurgia oncologica (6 contagiati, tutti dimessi perché guariti), Ematologia (7 contagiati), Medicina interna (24), Oncologia (1), Ortopedia (2) e Urologia (1). Purtroppo tra questi, 7 persone non hanno retto l'urto dell'infezione da Sars-Cov-2 e sono morte pochi giorni dopo il trasferimento nell'area covid dell'Azienda ospedaliera Moscati. Una situazione che rischia di sfuggire di mano per scelte, probabilmente, avventate. Infatti, nonostante per decreto l'emergenza pandemica è considerata superata, Omicron 5 continua a colpire.