Avellino, il Covid torna a correre:
altri 16 casi di positività

Avellino, il Covid torna a correre: altri 16 casi di positività
di Antonello Plati
Sabato 26 Settembre 2020, 09:24 - Ultimo agg. 19:26
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Contagi ancora in aumento, 14 quelli comunicati dall'Asl di Avellino nel bollettino quotidiano. Dunque, la curva torna a salire dopo un paio di giorni che avevano fatto ben sperare rispetto a un miglioramento della situazione. Appare, allora, più che giustificato il giro di vite, da parte della Regione, sull'uso della mascherina: adesso tocca ai cittadini rispettare le regole ed evitare un'ulteriore diffusione del virus. Ieri, come detto, sono risultati positivi al Covid 19 i tamponi effettuati su 16 persone: 3 di Conza della Campania (di cui due contatti di positivi); 3 di San Martino Valle Caudina (di cui due contatti di un positivo); 4 di Cervinara (tra cui un rientro dall'estero e un contatto); e uno ciascuno per Baiano (già sottoposto a test sierologico); Chiusano San Domenico (rientro dall'estero); Frigento; Grottaminarda (contatto di caso); Mirabella Eclano (contatto di caso); e Trevico. Alla luce di questi dati, non sono più covid-free anche Chiusano San Domenico, Frigento, Mirabella Eclano e Trevico dove non si erano registrati contagi, prima d'ora, in questa seconda ondata epidemica che in Irpinia, da luglio a oggi, ne conta 228. Avellino è la più colpita con 44 positivi (meno della metà attivi): nel capoluogo, comunque, sembra essersi spezzata definitivamente la catena dell'ultimo cluster familiare (3 contagiati, uno dei quali ricoverato al Moscati) che la settimana scorsa aveva fatto temere il peggio. Preoccupano, invece, i due focolai della Valle Caudina (26 positivi) e della Bassa Irpinia (48).

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A Cervinara (14), dove anche la neo sindaca Caterina Lengua ha contratto la malattia, ieri è partito la screening di massa con una postazione Asl nella sala consiliare: i primi risultati sono attesi in giornata. Il sindaco di San Martino Valle Caudina (5 casi) Pasquale Pisano informa: «I nostri concittadini positivi al Covid 19, fortunatamente, sono asintomatici e stanno bene. Nel frattempo stiamo predisponendo una ordinanza di messa in isolamento domiciliare obbligatorio per i familiari e le persone che hanno avuto contatti significativi. Raccomandiamo la massima attenzione ed il rispetto delle misure finalizzate al contenimento dell'epidemia». L'omologo di Baiano, Enrico Montanaro, scrive sul suo profilo social: «Purtroppo abbiamo ricevuto la notizia di un nuovo positivo a Baiano. La persona contagiata a cui auguriamo pronta guarigione è asintomatica: sta bene e si trova in isolamento. L'Asl ha avviato l'indagine epidemiologica per risalire ai contatti del positivo. Alla luce di questa notizia e anche in considerazione delle nuove ordinanze regionali invito alla massima attenzione al distanziamento sociale e all'utilizzo delle mascherine». Rientra l'allarme a Contrada, dove l'altra sera era risultato positivo al test semiologico un consigliere comunale: «Informo la cittadinanza - dice il primo cittadino Pasquale De Santis - che gli esiti del test sierologico del nostro concittadino ha fornito esito negativo al Covid19». Racconta la sua esperienza, con una lettera aperta, Claudio Iannuzzo il funzionario dell'amministrazione provinciale che il 29 agosto scorso ha scoperto la sua positività e attorno al quale è venuto alla luce un focolaio che tra Avellino, Mercogliano e Solofra ha coinvolto 36 persone, tra le quali anche la moglie e i due figli dell'uomo: «Finalmente scrive - sto per uscire da un incubo. Dalla mattina alla sera mi sono improvvisamente trovato in un letto d'ospedale in isolamento. Nel dramma mi debbo ritenere fortunato per il decorso della malattia, ma soprattutto per la bravura e la professionalità del personale sanitario del Moscati. Già al pronto soccorso, sono stato accolto dal personale dell'area-covid che tempestivamente ha prestato le prime verifiche diagnostiche e soprattutto mi ha tranquillizzato.
 

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Un angelo di nome Angela mi ha trasmesso un senso di sicurezza.
Ricordo le sue prime parole: Stia tranquillo, in meno di un mese uscirà dall'ospedale completamente guarito. Trasferito nel reparto di Malattie infettive, immediatamente mi hanno somministrato le cure del caso, che in pochi giorni mi hanno fatto sentire meglio». Ricoverato per 25 giorni, Iannuzzo l'altro giorno ha lasciato la città ospedaliera: «Grazie alla professionalità, organizzazione e senso di umanità di tutto il personale del reparto, dai medici agli infermieri (un plauso a Natale per la sua simpatia) a quello delle pulizie, una squadra collaudata, affiatata ma soprattutto che trasmette ai pazienti ottimismo in momenti così delicati. Oggi sono quasi guarito. A tutti dico: state molto attenti perché questo nemico invisibile è molto più subdolo di quello che ci dicono, ma fortunatamente è curabile grazie anche ai nostri medici che nulla hanno da invidiare alle eccellenze del Nord Italia». 

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