Aggredita dall'ex a colpi di martello:
«Nessun perdono, mi perseguita»

Aggredita dall'ex a colpi di martello: «Nessun perdono, mi perseguita»
di Rossella Fierro
Sabato 22 Settembre 2018, 19:00 - Ultimo agg. 20:07
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«Nessun perdono, la mia cliente è terrorizzata dal suo ex convivente che continua a contattarla telefonicamente, anche in questi giorni di degenza in ospedale. Crede nella giustizia, ma ha paura che l'uomo possa usarle ancora violenza».

A parlare è il legale della 37enne presa a martellate dal suo ex, Gerardo Galluccio, due giorni fa lungo Corso Europa. La vittima, ricoverata presso un reparto della Città ospedaliera «San Giuseppe Moscati», ha scelto di non incontrare alcun giornalista eccezion fatta per l'inviato di un noto programma tv nazionale. A riportare le sue parole, il suo stato d'animo oltre che fisico è il suo legale, il penalista Costantino Sabatino. La donna, di origine polacca ma da tempo residente ad Avellino, ha saputo della richiesta di perdono che il suo aggressore, il 54enne avellinese, ha affidato alle colonne de Il Mattino con una lunga intervista. «La mia assistita riporta ancora i segni evidenti, fisici e psichici, del dramma che ha vissuto. È consapevole di essere ancora in vita solo grazie all'intervento di un uomo (l'ex calciatore Raffaele Biancolino, che ieri ha ricevuto il ringraziamento di persona del sindaco Ciampi, ndr) che, con grosso coraggio, ha evitato il peggio».

Il perdono, dunque, stando a quanto riferisce l'avvocato, non è attualmente contemplato dalla signora che accusa l'ex di essere recidivo. Le martellate in testa di pochi giorni fa, in pieno giorno sotto il luogo di lavoro della vittima, rappresenterebbero la punta dell'iceberg di un'escalation di violenze a cui è stata sottoposta nel tempo. «Ha una paura terribile, dovuta non solo allo shock del momento ma perché quest'uomo è libero e lei è sicura che possa e voglia ancora farle del male. Pur non avendo letto di persona le dichiarazioni del suo aggressore, ne è a conoscenza e si chiede cosa possa significare per lui la parola amore, visto che ha tentato di ucciderla - aggiunge - Nonostante tutto lei dice di credere ancora nella giustizia e di riporre fiducia nel fatto che sarà aiutata. Ha però il terrore che, una volta che starà meglio e uscirà dal nosocomio, quest'uomo possa essere ancora libero di circolare per strada. Per ora si sente al sicuro, è in ospedale dove è piantonata h24, una misura disposta direttamente dall'azienda ospedaliera, visto che lei teme che l'uomo possa raggiungerla anche lì, dove per fortuna viene curata e assistita con molto affetto da tutto il personale».
 
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