Avellino, Festa contro tutti: «Il Ministero
dice no? E io lascio le strisce»

Avellino, Festa contro tutti: «Il Ministero dice no? E io lascio le strisce»
di Gianni Colucci
Mercoledì 1 Luglio 2020, 09:10
4 Minuti di Lettura

«Ho letto cose imprecise, non ho ricevuto nessuna comunicazione dal ministero». Gianluca Festa non sa quel che accade al comando dei vigili urbani. Da dove venerdì scorso è partita una missiva che chiedeva al Mit il benestare alla sperimentazione sulle strisce pedonali arcobaleno di via Matteotti. Non sa nemmeno che lunedì scorso è arrivata la risposta del ministero dei trasporti e delle infrastrutture che non solo bocciava la sperimentazione, ma ci metteva il carico di una multa da 400 euro per l'amministrazione.
Dalla Polstrada, che ha svolto l'attività di verifica per conto della direzione generale per la sicurezza stradale del ministero delle Infrastrutture, filtra un commento neutro: «Faccia come ritiene...».
Ora tutta la vicenda finisce, attraverso l'ufficio contenzioso del Comune, al giudice di Pace dove il comandante dei vigili urbani punta a ottenere giustizia.
Il fatto che è incontrovertibile, ed è esattamente quello raccontato dal Mattino. Tant'è che lo stesso Festa, incurante della contraddizione, dice che si meraviglia che in altri comuni non ci sia stata la stessa attenzione come è invece è accaduto ad Avellino.

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La sua posizione rimane sempre quella di un amministratore renitente alle iniziative degli organi dello Stato. Nelle stesse ore in cui si innescava la nuova polemica sulle strisce arcobaleno, la questura gli notificava nuovamente la multa da 400 euro relativa alla violazione dei divieti di assembramento a via Matteotti. Esattamente giovedì scorso è stato notificato il nuovo atto che corregge un verbale precedente che aveva un errore nella compilazione. Scattano per Festa dunque nuovamente i 30 giorni per il pagamento del verbale che il questore gli ha comminato.
Ma se si ascoltano bene le dichiarazioni di ieri mattina del sindaco si può leggere una implicita ammissione del contenzioso apertosi con il ministero delle Infrastrutture.
In sostanza, il sindaco ammette implicitamente che si aspettava un sì alla sperimentazione. E la delusione arriva quando si scopre che la decisione per Avellino è diversa da quella di Roccarainola e Agropoli. Si tratta di due piccoli centri non paragonabili con Avellino, e insinuare che ci sia una specie di complotto delle strisce pedonali, una congiura contro l'enjoy city, ci vuole fantasia.
In sostanza nei due piccoli comuni (ma in realtà ci sono anche casi in grandi città come Torino) ogni iniziativa relative a strisce colorate è stata sempre totalmente marginale e non rubricata come sperimentazione. A Torino sono stati i commercianti di un quartiere nel 2016 a fare «abusivamente» delle strisce, ad Agropoli una scuola ha partecipato ad un concorso e si ripromette in futuro di dipingere le strisce davanti all'edificio.
La verità nuda e cruda è che allo stato dei fatti le strisce vanno cancellate le e casse comunali dovranno essere aperte per pagare la sanzione amministrativa.
La Polizia stradale che ha svolto l'attività per conto del dipartimento della sicurezza stradale del ministero è intervenuta sulla vicenda Avellino ritenendo anche pericolose le strisce che sono state realizzate due settimane fa. La decisione dei tecnici, dopo un'istruttoria che è stata svolta dalla polizia stradale di Avellino, ha portato alla bocciatura delle strisce arcobaleno a via Matteotti.
A mettere in allarme il ministero è stata proprio la polizia stradale di Avellino che ha competenza su tutte le strade, comprese quelle urbane.
L'enfasi del sindaco che su facebook aveva eletto le strisce a simbolo della sua città smile, a fatto il resto.
Sono apparse immediatamente poco chiare le questioni relative alla normativa tecnica relativa alla segnaletica stradale. In particolare le autorizzazioni e il monitoraggio di sperimentazioni di soluzioni innovative riguardanti i settori di competenza sono state immediatamente definite con una comunicazione che in poche ore è stata inviata da Roma.
La direzione dispone l'autorizzazione di soluzioni segnaletiche anche sperimentali. E proprio nelle attività di istituto che riguardano l'applicazione della normativa ed omologazione nel settore dei sistemi di ritenuta stradale ha effettuato le verifiche sull'iniziativa dell'amministrazione comunale. Di qui la decisione della direzione, relativa proprio ai temi della regolamentazione della circolazione stradale.
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