Avellino, fiato sospeso
per i diciotto in quarantena

Avellino, fiato sospeso per i diciotto in quarantena
di Gianni Colucci
Giovedì 27 Febbraio 2020, 09:31
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Oggi sarà anche il giorno in cui si conosceranno i dati relativi ai test sul virus a cui sono stati sottoposti i diciotto in quarantena ad Avellino, i quattro tornati da Codogno la settimana scorsa a Lauro, Taurano e Montefusco con le rispettive famiglie che hanno con loro avuto contatti.
«Siamo tutti preoccupati, anche noi stessi in una situazione come questa», ha detto a Napoli il governatore De Luca ai sindaci.
«Soglia di attenzione alta anche perché si punta a ricostruire la fiducia. Si punta a non andare a ruota libera su scuola, mezzi pubblici e ricostruire i movimenti di coloro eventualmente risultassero contagiati».
Mascherine e tende della croce rossa. Ad esclusione dell'ospedale di Avellino, gli altri della provincia, cambieranno faccia nelle prossime ore. I medici, gli infermieri e gli altri addetti saranno dotati di tutti i presidi anti-contagio. Il sistema di filtro all'ingresso del pronto soccorso (il pretriage) si svolgerà in tende sistema all'esterno degli edifici. Saranno in alternativa, disposti percorsi protetti per impedire contatti tra ammalati e coloro che si sottopongono ad accertamenti. Il Moscati dispone invece di un'area che filtra gli arrivi e non necessità di tende esterne. Il governatore annuncia anche che si attende un decreto del Governo per quanto riguarda gli aiuti al commercio e misure di sostegno al reddito o la sospensione dei tributi.
Anche l'Anci (associazione dei comuni) partecipa alla cabina di regia che è stata insediata in regione.
Insomma iniziative all'impronta come quella di alcuni giorni fa anche nel capoluogo con un registro istituito presso i vigli urbani per i coloro che arrivano dalle zone rosse, sono altamente sconsigliate.
Ma alla prima intenzione di tenere aperti uffici pubblici e razionalizzare i trasporti pubblici, con scuole aperte e comportamenti omogenei, la realtà ha avuto un impatto deflagrante: scuole chiuse fino a sabato.
Ma ora si tratta di organizzarsi per l'emergenza sanitaria. Qualunque essa sia.
Cosi sporadici l'attuale organizzazione è in grado di affrontarli, nel caso ci sia un'epidemia in cui ci fossero decine di infettati, il sistema sanitario sta organizzando strutture capaci di assorbire uno scenario di quarantena di massa. Sono state individuate caserme dismesse dove mandare i casi sospetti per quindici giorni in quarantena.
La Regione punta anche ad assunzioni straordinarie, o comunque con procedure veloci. Dopo il commissariamento è attivo il piano lavoro per 7600 assunzioni nella sanità campana. Sono decine i concorsi avviati, ora si sta valutando - nelle more del loro espletamento - di disporre di liste aperte di altri concorsi (ma sono pochi), oppure di utilizzare personale che aveva contratti a tempo determinato per verificare l'utilizzo immediato di questo personale, non lavoratori in somministrazione.
L'attenzione rimane elevata. . «Attendiamo in settimana la fornitura di 400 mila mascherine pagate in anticipo - ha affermato ieri a Napoli De Luca - l'ordine parte oggi, mentre 60mila sono già disponibili».
De Luca ha fatto anche sapere che è stata già acquistata una ambulanza di biocontenimento e che, in caso di necessità, si provvederà all'acquisto di altre. Ai sindaci, il governatore campano ha chiesto anche di spiegare ai «cittadini di non recarsi al pronto soccorso se non perché strettamente necessario».
Le Regioni italiane che hanno partecipato al confronto con il governo centrale stanno varando la stessa ordinanza proposta dal ministro della salute con il contributo dell'Istituto superiore di Sanità e della Protezione civile che - ha aggiunto il governatore - garantisce il massimo della sicurezza e del contenimento del contagio per le Regioni in cui non sono presenti focolai. «Per fronteggiare l'emergenza Coronavirus il governo e le Regioni hanno operato rispettando rigorosamente il principio di leale collaborazione tra livelli istituzionali, pur rimanendo nell'ambito del perimetro normativo delle proprie competenze».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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