Il furto al santuario di Montevergine
«Offesa la Madonna, ladri pentitevi»

Il furto al santuario di Montevergine «Offesa la Madonna, ladri pentitevi»
di Gianni Colucci
Martedì 17 Dicembre 2019, 09:54 - Ultimo agg. 10:32
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«È come toccare il cuore della fede. Quegli ori sono ex voto. A testimonianza di un a grazia ricevuta. Si pentano, coloro che hanno rubato, hanno commesso sacrilegio» È scosso l'abate si Montevergine, Riccardo Guariglia. Ha visitato il museo e ha visto da vicino la teca violata (i malviventi l'hanno sfondata dalla parte inferiore estraendo i preziosi dal basso) dalla quale sono stati sottratti i preziosi. Se n'è ritratto rabbrividendo.
Chi si è accorto del furto?
«I nostri custodi domenica mattina nel solito giro all'apertura del museo hanno visto il risultato del raid».
Quando è avvenuto?
«Non so con precisione, diciamo tra sabato e domenica. I carabinieri stanno facendo i controlli».
Di quali oggetti si tratta?
«Sicuramente di collane e gioielli, ori antichi e perle. Tutti doni che risalgono alla fine dell'800 e arrivano ai giorni nostri».
Si può stimare il valore del furto?
«Non sono in grado di farlo, innanzitutto perchè si tratta di oro antico che ha un valore diverso da quelle commerciale».
La zona è custodita?
«Custodita nelle maniere usuali, con vigilanza anche video, ma tuttavia si tratta di una zona molto frequentata del santuario, sopratutto nel periodo delle feste e nei week end».
Quante persone visitano il santuario la domenica?
«Anche alcune migliaia, nel corso delle cerimonie religiose la chiesa è gremita, ci sono mille posti disponibili».
C'erano pellegrinaggi in corso?
«Noi abbiamo continuamente comitive di fedeli che visitano la chiesa, la sezione del museo del presepe e il museo del santuario. Abbiamo esposte icone, preziose statue, paramenti sacri, marmi, e altri materiali, che fanno la storia del nostro santuario. Ma si tratta in fondo della storia della fede popolare che da sempre anima un flusso continuo».
Ospitate anche pezzi rubati nella speranza di restituirli?
«Un accordo con i carabinieri e le procure ci consente di ospitare pezzi preziosi trafugati, sono in mostra da noi, nella speranza che i proprietari li riconoscano».
Ci sono altri preziosi? Com'è custodito il «tesoro» della Madonna?
«Noi esponiamo solo una parte del materiale più significativo a testimonianza di un legame secolare della madonna di Montevergine con la Campania, con l'Irpinia. Si custodiscono altri preziosi oggetti nel santuario affidatici dai fedeli a testimonianza di un legame che non si spezza».
Continuano anche oggi le donazioni?
«Certo, abbiamo dei cerimoniali che ci avvicinano al popolo dei fedeli della Madonna. Uno di questi è quello dell'ex voto. Una volta erano immaginette e figure in argento, poi tra i donativi c'erano anche fedi nuziali e gioielli di famiglia. La Madonna è la compagna a cui si affida anche materialmente il proprio cuore».
Le altre bacheche fatte salve contengono altri preziosi?
«Ci sono le collezioni di argenti antichi anch'essi preziosi e significative testimonianze di una fede genuina che ci accompagna e ci conforta».
Adotterete altre misure di sicurezza?
«Noi continuiamo a tenere aperto il museo e il santuario, ci mancherebbe. Più che recuperare i preziosi rubati ci piacerebbe che i ladri si ravvedessero e li restituissero. Hanno compiuto un sacrilegio».
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