Genovese fuori dalle elezioni
ad Avellino: «Ma faccio ricorso»

Genovese fuori dalle elezioni ad Avellino: «Ma faccio ricorso»
di Edoardo Sirignano
Lunedì 29 Aprile 2019, 13:30
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Ricusata la lista guidata dall'ex consigliere comunale Damiano Genovese. La compagine Prima Avellino al momento è stata esclusa dalle prossime amministrative.

La commissione elettorale avrebbe rilevato alcune irregolarità nell'atto di presentazione dei 32 nomi. Per dirla in burocratese, mancherebbe la sottoscrizione dell'autentica, che sarebbe priva anche dell'indicazione del numero dei sottoscrittori, del luogo e della data. Ci sarebbero, inoltre, anche mancanze nell'atto separato. Fino a quando, però, gli stessi interessati non potranno accedere alle carte, le questione non sarà del tutto chiarita.
 
La squadra di Genovese, comunque, ricorrerà al Tar e in attesa che questo si esprima il team sarà sospeso dalla competizione elettorale. Sulla questione interviene lo stesso candidato sindaco, che ribadisce la volontà del gruppo di proseguire il percorso intrapreso: «Non ci fermiamo. Andiamo avanti lo stesso. Siamo convinti che le carte sono a posto. Faremo un accesso agli atti e capiremo così cosa davvero manca. Abbiamo presentato già il ricorso e siamo certi di avere ragione. Continueremo, intanto, a fare la nostra campagna elettorale, vicina alle persone, alle periferie e ai deboli. Siamo la lista della gente e per tale ragione faremo tutto il possibile affinché possiamo restare nella partita e rappresentare fino in fondo le istanze di quella città dimenticata. Siamo sicuri, che come è successo in passato, non ci sarà precluso niente».

Il cammino di Prima Avellino, però, non è tra i più semplici. Lo stesso Genovese, infatti, ha dovuto presentare tutta la documentazione in pochissimo tempo, proprio perché fino alla notte precedente alla presentazione delle liste ancora si immaginava un accorpamento con la Lega di Matteo Salvini, accorpamento che poi non si è verificato. «Abbiamo dovuto fare ogni cosa in fretta. È stata una corsa contro il tempo. Nonostante ciò, siamo certi che non ci saranno problemi e la questione sarà risolta. Faremo la nostra partita per un progetto che è davvero innovativo e che raccoglierà molto consenso. In tanti ci temono perché vedono intorno al nostro movimento grande entusiasmo».

Il gruppo dell'ex consigliere comunale, se riammesso, costituirà la vera incognita della campagna elettorale, tenendo conto che non tutti i sovranisti si riconoscono in Biancamaria D'Agostino, candidato a sindaco del Carroccio. Secondo alcuni tale profilo sarebbe lontano da quella destra che parte dal basso e invece sarebbe un nome più vicino alle élite. La non partecipazione di Prima Avellino, potrebbe avvantaggiare i salviniani, che così avrebbero una nuova occasione per recuperare importanti fette di elettorato. A questo, però, non pensa Genovese, che sottolinea: «L'ipotesi non la considero neanche. Saremo riammessi e quindi continueremo un percorso già iniziato, che è civico e che ha come unico comune denominatore la risoluzione dei problemi che riguardano la quotidianità dei cittadini». Tutti in attesa, pertanto, per conoscere l'esito di una vicenda, che rende tortuosa la nuova ascesa dell'ex consigliere, che ha già dovuto affrontare non pochi problemi a causa del proprio passato. L'imprenditore, l'anno scorso, all'indomani della sua elezione, proprio su queste colonne raccontò la presa di distanza dalle scelte di vita del padre Amedeo, boss ergastolano del clan Partenio. Allo stesso tempo, però, i voti di Genovese, che da solo lo scorso anno prese oltre 300 preferenze, risultano essere un bottino appetibile per molti e perché no forse l'ago della bilancia per determinare gli equilibri nel centrodestra avellinese. La questione oggi interesserebbe soprattutto la Lega che pur avendo avuto per lui attestati di stima, probabilmente per direttive arrivate dal coordinamento regionale gli ha chiuso le porte. Adesso, però, tutto cambia e quindi i salviniani potrebbero avere di nuovo bisogno di un consenso diverso da quello che ruota intorno al direttivo provinciale. «Non posso nascondere che negli ultimi tempi, sta succedendo di tutto. Forse rappresentiamo un ostacolo per molti - chiude Genovese - Questo, però, non ci demotiva, ma ci spinge ad andare avanti».
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