Avellino, liceo Mancini: dal perito
il via libera al dissequestro

Avellino, liceo Mancini: dal perito il via libera al dissequestro
di Alessandro Calabrese
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 10:55 - Ultimo agg. 11:05
4 Minuti di Lettura

Esprimerebbe considerazioni più che positive sulla qualità dell'edificio e sulla sua tenuta strutturale la relazione del professore Nicola Augenti, consulente tecnico d'ufficio del gip del Tribunale di Avellino, Marcello Rotondi, sulla vicenda del liceo scientifico Mancini. L'esperto ingegnere, docente e perito, sin dal 1970, è stato sentito ieri mattina nell'ambito dell'udienza camerale fissata proprio dal giudice per le indagini preliminari in merito all'istanza di dissequestro della scuola presentata lo scorso settembre dalla Provincia. Secondo quanto è trapelato dal Palazzo di Giustizia, infatti, sia la perizia, depositata la scorsa settimana, sia l'esposizione orale dello stato dell'arte in cui si trova il plesso di via De Concilii, avrebbe avvalorato la tesi dell'ente di Palazzo Caracciolo, già suffragata da numerosi pareri di eminenti docenti universitari, tra i quali Luigi Petti, Bruno Calderoni e Sergio Lagomarsino. In aula, oltre al gip e al suo ctu, l'avvocato che in questo procedimento rappresenta la Provincia, Luigi Petrillo, e il procuratore Rosario Cantelmo. Dunque, ecco i nuovi elementi di valutazione ai quali si era richiamato Rotondi al momento della nomina di Augenti (avvenuta il 23 ottobre scorso) al quale, oltre alle condizioni di sicurezza dell'istituto, aveva chiesto anche le eventuali carenze da correggere. Un invito in qualche modo anticipato dalla stessa amministrazione di piazza Libertà che, attraverso il suo legale, insieme alla richiesta di riapertura della sede storica del Mancini, aveva depositato anche un piano di investimenti in 3 anni da oltre 3 milioni e 800mila euro per consolidamento antisismico e manutenzione straordinaria.

LEGGI ANCHE Liceo Scientifico Mancini, obiettivo dissequestro: via ai lavori in palestra

Oltre alla consulenza redatta dal professore di Tecnica delle Costruzioni alla Federico II, Calderoni, al termine del puntellamento della palestra, lato ex Amabile. Il cui solaio era diventato, secondo il Riesame, il problema da risolvere per evitare che un suo crollo compromettesse l'intero edificio. Conclusi i lavori fatti eseguire dalla Provincia, quindi, il docente ha stilato una relazione completa di prove sui materiali, finalizzata ad illustrare le condizioni della copertura della struttura oggetto dell'intervento, che non è risultata essere a rischio. Rispetto a quanto dichiarato da Augenti, il gip si è riservato di decidere. Una nuova ordinanza potrebbe arrivare già nelle prossime ore. A posticiparla, a questo punto, potrebbe essere solo la richiesta da parte del pm di integrare le motivazioni contrarie alla disamina del consulente. Una confutazione della tesi che andrebbe a corroborare il parere negativo già espresso sull'istanza di dissequestro. Ma non è detto che sia così. Probabile, dunque, un preventivo briefing con i tecnici di parte che hanno seguito il procedimento fino a questo momento per la Procura, gli ingegneri Francesco Saviano e Paolo Clemente. Potrebbero essere loro a verificare per i pubblici ministeri se le spiegazioni e le constatazioni introdotte dal presidente dell'Associazione italiana di Ingegneria Forense, assolvano i dubbi sollevati in passato, soprattutto nell'accertamento delle condizioni di sicurezza statica in cui si trova l'immobile, anche alla luce delle opere eseguite per eliminare ogni rischio di crollo del solaio della palestra. Per Augenti, invece, il suo curriculum parla da solo: consulente anche per il crollo del Ponte Morandi e, nel lontano 2002, per quello della scuola Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia, oltre che ctu presso numerosi Tribunali, Corti d'Appello e Procure d'Italia, in materia è un'autorità assoluta, scelta proprio per mettere la parola fine su una vicenda che va avanti ormai da troppo tempo. Da parte della Provincia, come più volte rimarcato dal presidente Domenico Biancardi, c'è massima collaborazione. Una disponibilità totale per rendere la scuola sicura sotto ogni punto di vista. Ne è la dimostrazione anche l'approvazione del progetto definitivo, da 227mila euro, per la manutenzione straordinaria da realizzare nel plesso del liceo scientifico. Una serie di lavori per il ripristino dei luoghi dopo i saggi effettuati per l'incidente probatorio dell'estate 2018 e la migliore conservazione possibile dell'istituto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA