L'accensione delle luminarie, dopo la falsa partenza dell'Immacolata, è l'occasione per un bilancio sull'amministrazione comunale già al giro di boa. E per un rilancio anche e soprattutto politico.
«Non solo siamo sicuri della nostra maggioranza dice il sindaco Gianluca Festa ma anche del patto amministrativo con la città e con gli amici Petitto e D'Agostino. Siamo già pronti ad affrontare il secondo mandato». Festa impegna dunque la scena politica cittadina per i prossimi 7 anni. Lo fa parlando dalla Villa comunale, addobbata anche qui senza pretese con qualche luce di Natale. Al Corso, si sono finalmente accese le luminarie per nulla d'artista e a Piazza Kennedy, dove l'otto dicembre partì un mercatino ai minimi termini, è aperto il Villaggio di Babbo Natale. A Piazza Libertà, infine, si è acceso un secondo albero donato dall'impresa delle luci «City Green Lihgt» - che salva la faccia all'amministrazione rispetto a quello già allestito a Piazza Kennedy e bocciato dalla città. Gli avellinesi mostrano di gradire e finalmente parte la liturgia dei selfie. Ma all'appello manca ancora la musica in filo diffusione.
Festa rilancia per l'ennesima volta la sua sfida amministrativa, autoassolvendosi dopo due anni e mezzo caratterizzati da fibrillazioni potentissime: le promesse mancare sulle eterne incompiute, la Dogana, lo smog, i servizi sociali e i trasporti, la pista ciclabile, le case di via Tedesco, lo scontro totale con la Regione di De Luca.
Festa definisce la sua azione addirittura «rivoluzionaria», perché ha «ereditato 30 anni di incompiute e un Comune in pre-dissesto». «Prima abbiamo messo i conti a posto rivendica ora, entro giugno, completeremo la maggior parte delle incompiute. E abbiamo ottenuto 50 milioni di finanziamenti». Ancora promesse, qualche forzatura come sui fondi, che non sono ancora sicuri e una narrazione che per molti è del tutto scollegata dalla realtà. Ma la fascia tricolore ci crede: «Plasticamente, il lavoro svolto verrà fuori nei prossimi mesi».
Anche il Natale, finora, ha catapultato sulla sua amministrazione una pioggia di critiche. Prima, per i ripensamenti sulle attività da organizzare; poi, per i ritardi e la scarna illuminazione. Qui il sindaco è costretto a giocare in difesa. «Il Natale non comincia adesso, continua. ci tiene a sottolineare Quella dell'otto dicembre è stata un'apertura simbolica, perché, negli ultimi 7 giorni, in giro c'eravamo solo io e Noè con la sua arca. Insomma, non era possibile avviare le attività». Colpa del maltempo, ma siamo a metà dicembre e un po' di atmosfera si respira solo da ieri sera. E persino dai commercianti del mercatino di Piazza Kennedy sono giunte lamentele. «E' un'atmosfera di sicurezza riprende Festa ma il clima è bello. Le piogge torrenziali hanno causato l'assenza di persone in tutta la città, ma stasera (ieri ndr), con la stupenda ruota panoramica e il villaggio dei bimbi, c'è molto più passeggio anche al mercatino».
Il sindaco sorvola quindi pure sull'ironia diffusa che circola sulla ruota panoramica circondata da palazzi, e tira dritto: «Abbiamo voluto organizzare un Natale senza attrazioni perché il momento è topico, non possiamo commettere errori, organizzare manifestazioni che comportino il rischio assembramenti non è assolutamente pensabile».
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