Avellino, si accendono le luci di Natale:
«E a giugno terminiamo le incompiute»

Avellino, si accendono le luci di Natale: «E a giugno terminiamo le incompiute»
di Flavio Coppola
Lunedì 13 Dicembre 2021, 09:26
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L'accensione delle luminarie, dopo la falsa partenza dell'Immacolata, è l'occasione per un bilancio sull'amministrazione comunale già al giro di boa. E per un rilancio anche e soprattutto politico.

«Non solo siamo sicuri della nostra maggioranza dice il sindaco Gianluca Festa ma anche del patto amministrativo con la città e con gli amici Petitto e D'Agostino. Siamo già pronti ad affrontare il secondo mandato». Festa impegna dunque la scena politica cittadina per i prossimi 7 anni. Lo fa parlando dalla Villa comunale, addobbata anche qui senza pretese con qualche luce di Natale. Al Corso, si sono finalmente accese le luminarie per nulla d'artista e a Piazza Kennedy, dove l'otto dicembre partì un mercatino ai minimi termini, è aperto il Villaggio di Babbo Natale. A Piazza Libertà, infine, si è acceso un secondo albero donato dall'impresa delle luci «City Green Lihgt» - che salva la faccia all'amministrazione rispetto a quello già allestito a Piazza Kennedy e bocciato dalla città. Gli avellinesi mostrano di gradire e finalmente parte la liturgia dei selfie. Ma all'appello manca ancora la musica in filo diffusione.

Festa rilancia per l'ennesima volta la sua sfida amministrativa, autoassolvendosi dopo due anni e mezzo caratterizzati da fibrillazioni potentissime: le promesse mancare sulle eterne incompiute, la Dogana, lo smog, i servizi sociali e i trasporti, la pista ciclabile, le case di via Tedesco, lo scontro totale con la Regione di De Luca.

Enormi bubboni, nodi irrisolti che pesano come macigni. Ma il bilancio dei primi due anni e mezzo, per il sindaco, è «assolutamente soddisfacente». «Nella misura in cui argomenta abbiamo svolto un grande lavoro con la giunta e il Consiglio, nonostante due anni di pandemia».

Festa definisce la sua azione addirittura «rivoluzionaria», perché ha «ereditato 30 anni di incompiute e un Comune in pre-dissesto». «Prima abbiamo messo i conti a posto rivendica ora, entro giugno, completeremo la maggior parte delle incompiute. E abbiamo ottenuto 50 milioni di finanziamenti». Ancora promesse, qualche forzatura come sui fondi, che non sono ancora sicuri e una narrazione che per molti è del tutto scollegata dalla realtà. Ma la fascia tricolore ci crede: «Plasticamente, il lavoro svolto verrà fuori nei prossimi mesi».

Anche il Natale, finora, ha catapultato sulla sua amministrazione una pioggia di critiche. Prima, per i ripensamenti sulle attività da organizzare; poi, per i ritardi e la scarna illuminazione. Qui il sindaco è costretto a giocare in difesa. «Il Natale non comincia adesso, continua. ci tiene a sottolineare Quella dell'otto dicembre è stata un'apertura simbolica, perché, negli ultimi 7 giorni, in giro c'eravamo solo io e Noè con la sua arca. Insomma, non era possibile avviare le attività». Colpa del maltempo, ma siamo a metà dicembre e un po' di atmosfera si respira solo da ieri sera. E persino dai commercianti del mercatino di Piazza Kennedy sono giunte lamentele. «E' un'atmosfera di sicurezza riprende Festa ma il clima è bello. Le piogge torrenziali hanno causato l'assenza di persone in tutta la città, ma stasera (ieri ndr), con la stupenda ruota panoramica e il villaggio dei bimbi, c'è molto più passeggio anche al mercatino».

Il sindaco sorvola quindi pure sull'ironia diffusa che circola sulla ruota panoramica circondata da palazzi, e tira dritto: «Abbiamo voluto organizzare un Natale senza attrazioni perché il momento è topico, non possiamo commettere errori, organizzare manifestazioni che comportino il rischio assembramenti non è assolutamente pensabile».
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