Avellino, M5S si spacca in consiglio:
metà maggioranza, metà opposizione

Avellino, M5S si spacca in consiglio: metà maggioranza, metà opposizione
Mercoledì 31 Luglio 2019, 13:31
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Metà movimento di maggioranza e metà d'opposizione. È questo uno dei responsi della lunga maratona del consiglio comunale di Avellino. L'assise, che si è conclusa nella notte tra ieri e oggi aveva tra i punti all'ordine del giorno la discussione sulle linee programmatiche del sindaco Gianluca Festa. Una lunga seduta, come di prassi in questi casi, perché se la maggioranza difende i suoi indirizzi di governo, l'opposizione attacca a spada tratta. Nel finale, poi, il colpo di scena.

In sede di votazione il Movimento 5 Stelle si spacca e i due consiglieri comunali eletti, Luigi Urciuoli e Ferdinando Picariello, diventano rispettivamente maggioranza e opposizione. Il primo, infatti, vota a favore degli indirizzi di governo del sindaco Festa, il secondo, invece si oppone confermando il suo ruolo di opposizione. La scena desta un pò di imbarazzo in Aula perchè i due devono anche cambiare banco sottolineando la frattura pentastellata.

«Non posso votare contro il programma del sindaco - spiega Urciuoli -perchè mi sono candidato per non perdere tempo. Voglio dare il mio contributo alla realizzazione di questo programma che si muove nell'ambito della Carta di Firenze». Dall'altro lato dell'Aula invece Picariello spiega: «Pur apprezzando alcune aperture programmatiche, la mia sarà un'opposizione costruttiva, nel complesso però questi indirizzi di governo non mi convincono».

Ora, però, si apre un'altra partita a Palazzo di Città, quella regolamentare. Statuto alla mano, il segretario generale Vincenzo Lissa dovrà chiarire chi dei due rappresenta i 5 Stelle in quanto non è possibile avere due gruppi. Da un lato c'è Picariello, ex vice sindaco ed ex candidato primo cittadino che, in linea con il responso delle urne, mantiene il suo ruolo di opposizione. Dall'altro lato, invece, Urciuoli diventa formalmente parte della maggioranza, inoltre riveste il ruolo di capogruppo dei 5 Stelle, che invece non può ricoprire Picariello in quanto vice presidente del consiglio comunale. Essendo quest'ultimo il più votato tra i due, il simbolo dei 5 Stelle spetterebbe a lui, ma l'incompatibilità tra il ruolo di capogruppo e quello di vice presidente frena tutto. Lo stallo è servito a Palazzo di Città.

Il Movimento 5 Stelle, con i suoi due consiglieri eletti, su 32, è riuscito a spaccarsi nel giro di un mese, ma anche ad invertire il proprio dogma, da nè destra nè sinistra a sia maggioranza sia opposizione.
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