Avellino, pronta la manovra:
stangata su mensa e trasporti scolastici

Avellino, pronta la manovra: stangata su mensa e trasporti scolastici
di Flavio Coppola
Domenica 16 Febbraio 2020, 09:41 - Ultimo agg. 13:59
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Pronta la nuova manovra tributaria del Comune di Avellino. L'allegato fondamentale del Bilancio di previsione è già stato sottoposto dal settore Ragioneria al sindaco Festa ed all'assessore Cuzzola. In attesa che la Corte dei Conti, all'inizio della prossima settimana, sciolga definitivamente il nodo sugli 8 milioni di euro che il Comune attende per cominciare a pagare i propri debiti, il settore Finanze di Piazza del Popolo ha chiuso il cerchio, coprendo il «buco» venutosi a determinare con risorse interne dell'ente. La coperta è corta.

Nell'ambito di un quadro in cui le imposte fondamentali non verranno ritoccate, non mancano i rincari sui servizi a domanda individuale. La manovra al vaglio dell'esecutivo, cui spetterà l'ultima parola e l'approvazione, prevede, in particolare, un incremento dei costi del servizio di mensa scolastica e di trasporto degli studenti. Nel primo caso, si tratta di un rincaro minimo, nel secondo, più consistente. Cresce poi il costo legato ai fitti delle strutture comunali, a partire dal centro sociale «Samantha della Porta».

Ancora in via di definizione i canoni delle palestre e delle strutture sportive. La buona notizia, invece, è rappresentata dal fatto che Imu e Tari resteranno così come sono. Nel caso della tassa sui rifiuti, la cui determinazione dovrebbe beneficiare anche quest'anno dell'alto tasso di raccolta differenziata fatto registrare dagli avellinesi (siamo oltre il 70 per cento), il dirigente Gianluigi Marotta e l'assessore Vincenzo Cuzzola hanno scelto di confermare l'imposta dell'anno scorso, riservandosi la possibilità prevista dalla legge di rimodularla entro il 30 aprile. Parte integrante della manovra finanziaria del previsionale, poi, saranno le dismissioni. Nuovi locali saranno destinati alla vendita, tra questi ci potrebbe essere come già anticipato da Cuzzola l'ex asilo Patria e Lavoro. Varrebbe circa 500mila euro. Per finire, resterebbero confermate le esternalizzazioni previste dal commissario Priolo l'anno scorso e ribadite negli ultimi provvedimenti dell'amministrazione Festa. Compresa quella dell'asilo nido comunale, che è in fase di riqualificazione. Al netto delle possibili modifiche politiche, la manovra costituirà il cuore del prossimo Bilancio di previsione, che va approvato entro il 31 marzo prossimo, ma che l'esecutivo ha dichiarato di voler varare con largo anticipo.

Risentirà pesantemente, in un caso o nell'altro, del verdetto che mercoledì sarà pronunciato dalla Corte dei conti circa la procedura di pre-dissesto del Comune di Avellino. Nel documento contabile dell'ente, andranno infatti coperti i debiti fuori bilancio, che pesano almeno 13 milioni di euro. Se la Corte dei Conti farà scattare il proprio semaforo verde, il Comune potrà inserire il Bilancio i primi 8 milioni di euro del fondo nazionale di rotazione (in tutto ne prevede 16), ed ammortizzare il salasso. Queste risorse consentirebbero di pagare agevolmente il grosso del passivo. Diversamente ricadrebbe tutto sulle casse comunali.

A questo punto, Palazzo di Città proverebbe a convenire con i creditori un piano di rateizzazione almeno triennale. Ma inevitabilmente la partita si complicherebbe. Per questo, l'appuntamento di mercoledì, al quale i magistrati contabili hanno chiamato il sindaco, Gianluca Festa, il Ragioniere capo, Gianluigi Marotta, e il segretario generale, Vincenzo Lissa, sarà di grande rilevanza per le sorti economiche dell'ente.

Entro le ore 12 di domani, l'amministrazione comunale potrà presentare ulteriori memorie per supportare la tesi espressa nella lettera con cui, soltanto lunedì scorso, aveva risposto ai dubbi espressi formalmente dal magistrato Marco Catalano, rispetto all'esistenza di due diverse delibere aventi ad oggetto la medesima dichiarazione di pre-dissesto. L'esecutivo, che ha già fornito ragioni sintattiche e tecniche per spiegare che la prima delibera era di indirizzo, e la seconda rappresentava l'adesione formale al pre-dissesto, valuta di integrare la propria documentazione. Se il sindaco Festa si è già detto certo del responso positivo, quello di mercoledì, per la sua amministrazione, somiglia ad un vero e propri spartiacque. 
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