Metropolitana leggera di Avellino,
tracciato fino a Atripalda e Mercogliano

Metropolitana leggera di Avellino, tracciato fino a Atripalda e Mercogliano
di Flavio Coppola
Sabato 29 Maggio 2021, 09:14 - Ultimo agg. 20:43
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Il Comune lancia ufficialmente la Metropolitana leggera da Atripalda a Mercogliano. Dopo l'annuncio del sindaco Festa, stoppato però dai colleghi dei comuni limitrofi, la giunta di Palazzo di Città ha inserito il progetto nel capitolo della Rigenerazione Urbana. Piazza del Popolo ci crede. E ha approvato, ieri, due delibere che vanno proprio in questa direzione. «Da una parte spiega l'assessore all'Urbanistica e alla Mobilità, Emma Buondonno diamo mandato agli uffici di predisporre uno studio di fattibilità che individui il migliore sistema possibile; dall'altra, chiediamo risorse nel Bando per la Rigenerazione, per la progettazione esecutiva e la realizzazione concreta dei due bracci che collegheranno l'infrastruttura avellinese a quella che dovrebbe sorgere nei due comuni». In tutto, Piazza del Popolo vuole investire sul progetto 3 milioni. L'obiezione mossa sin dall'inizio era stata la seguente: pali della discordia anche a Mercogliano e Atripalda? Buondono la mette così: «Non è detto, il congiungimento va valutato nello studio di fattibilità. Intanto, coinvolgeremo i sindaci nel processo, e nella progettazione. Non potrebbe essere altrimenti».

Ma a cosa serve la Metro leggera da Atripalda a Mercogliano? Buondonno non ci gira intorno: «A creare un sistema di connessione che renda più utile un'infrastruttura un po' obsoleta.

Ormai, questa direttrice est-ovest è consolidata e si estende in un territorio unico che abbraccia i due caselli autostradali». L'iter parte ufficialmente, dunque, nonostante non sia ancora chiaro nemmeno quando debba entrare in esercizio la Metro nella stessa città di Avellino? Da 20 anni, annunci e false partenze. Sul punto, indagano ancora la Guardia di Finanza e la Corte dei Conti. Un intero armadio, al terzo piano di Palazzo di Città, è sotto sequestro. E l'amministrazione Festa si era impegnata a farla partire già da tempo. Invece niente. Il problema, dopo che l'Air si è detta pronta a fare la sua parte, sono i soldi per la gestione. «Il sindaco riferisce l'assessore alla Mobilità - sta parlando con il responsabile regionale, Luca Cascone, per un incremento del budget. In questo, la fusione Air-Eav, per un'unica società regionale su ferro e gomma, ci aiuta». Il capitolo della Rigenerazione urbana, intanto, è un'occasione più unica che rara per il capoluogo. Avellino può ottenere fino a 20 milioni di euro. Così la giunta, ieri, ha inserito anche altre opere, attese da anni. «Tre milioni di euro continua Buondonno sono stati richiesti per la realizzazione della ciclovia del Fenestrelle». Anche qui, il progetto va da est a ovest, e cioè da Monteforte ad Atripalda. Compresa nel desaparecido Parco del Fenestrelle, la ciclovia potrebbe finalmente vedere la luce. Finora, solo Monteforte ha fatto qualcosa che somigli alla sistemazione delle sponde.

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Avellino è in alto mare. Mentre il parco viene preso d'assalto, con ciclica frequenza, da privati ed abusivi. Borgo Ferrovia, dunque il lato est di Avellino, è il fulcro di questa programmazione. Che non è finita. «Altri tre milioni di euro sono stati richiesti per lo Studentato da realizzare nell'area della Stazione». Il progetto era stato presentato in apertura di consiliatura, in tandem con l'assessore alle Politiche giovanili, Stefano Luongo. E non se ne era saputo più niente. Ecco la candidatura del Comune per passare dalle parole ai fatti. Il terzo asse è quello dell'ambiente. La giunta ieri ha approvato la realizzazione del «Polo di monitoraggio e ricerca» della Valle del Sabato. Un'opera da oltre 10 milioni di euro di cui si parla dall'amministrazione Foti. Un vero e proprio presidio ambientale, per la ricerca e lo studio dell'inquinamento, nella sesta città d'Italia più inquinata per smog. «Il centro dovrà sorgere ricorda Buondonno nell'ex Macello di Avellino». Agli uffici è stato da mandato di predisporre gli atti per mandare finalmente in gara il progetto. «Queste misure - commenta l'esponente dell'esecutivo di Palazzo di Città - appartengono tutte allo stesso comparto e sono articolate su livelli di intervento che convergono in una riqualificazione non solo fisica, ma anche sociale dei luoghi».

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