Avellino, parchimetri in tilt: il Comune
non riesce a uscire dall'impasse

Avellino, parchimetri in tilt: il Comune non riesce a uscire dall'impasse
di Flavio Coppola
Giovedì 3 Giugno 2021, 08:27
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I parchimetri in città sono ancora bloccati. L'amministrazione sembra rimasta con il cerino in mano in cerca delle risorse economiche per riaffidare i servizi di scassettamento e manutenzione delle 80 macchine «EasyPark» disseminate nel capoluogo. Dopo lo stop alle proroghe disposte da Acs per mano del Controllo Analogo, gli atti con i nuovi affidamenti, che ai sensi del nuovo contratto di servizio spettano al Comune, non sono ancora stati pubblicati. Piazza del Popolo ci perde 200mila euro al mese, gli automobilisti ci perdono la testa. E il capogruppo di «La Svolta» Dino Preziosi, spiega perchè: «La verità - dice - è che l'amministrazione non ha la copertura finanziaria in bilancio per pubblicare nuove gare. Non avendo approvato ancora il nuovo previsionale, oggi sta amministrando in dodicesimi rispetto al precedente bilancio, che però non prevedeva risorse per due servizi che l'anno scorso competevano alla sua partecipata Azienda città servizi». A questo punto, l'amministrazione avrebbe le mani legate fino all'approvazione del nuovo previsionale, che però è stato prorogato per le note vicende nazionali del Fondo anticipazione liqudità, che incidono per 13 milioni anche su Palazzo di Città, al 31 luglio prossimo. Come se ne esce? «A questo punto, se anche l'amministrazione volesse procedere, dovrebbe approvare in giunta una variazione di bilancio, di cui noin c'è traccia e poi farla approvare in Consiglio comunale». - continua Preziosi - Per queste ragioni, al netto delle pur blande rassicurazioni giunte nell'ultimo mese, nell'ordine, dal sindaco Festa, dal presidente di Acs, Spagnuolo e dall'assessore alle Partecipate, Cuzzola, Dino Preziosi se ne dice convinto: «Il servizio resterà bloccato ancora a lungo», Un pasticcio senza fine, che parte quando il presidente di Acs prorogava, a fine febbraio, i servizi affidati a «Cosmopol», per lo scassettamento, e a «Mac», per la manutenzine degli apparecchi.

Il Controllo Analogo, costituito dal segretario generale, Vincenzo Lissa, e dal comandante della municipale, Michele Arvonio, bloccava quelle proroghe perchè, come detto, l'affidamento ora compete al Comune.

E il 30 aprile, infatti, le proroghe erano definitivamente annullate. Per tutto il mese di maggio, a tutt'ora, le macchinette sono rimaste «fuori servizio». Da oltre un mese, la Polizia municipale avrebbe dovuto pubblicare nuove gare. Ma - come documentato da Preziosi - si è arenata per l'assenza della copertura finanziaria. A questo punto, gli ammanchi conteggiati finora dal capogruppo di «Laboratorio Avellino», Nicola Giordano, si avvicinano ai 250.000 euro. Per Preziosi, «il danno c'è tutto ed è acclarato».

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Come già evidenziato dal leader di «MaiPiù», Luca Cipriano, le opposizioni sono pronte a segnalare il caso alla Corte dei Conti. «Il Comune - evidenzia Preziosi - sapeva dallo scorso ottobre che le gare sarebbero scadute e che sarebbe toccato all'ente ripubblicarle. Allora avrebbero dovuto appostare le risorse. Ma non l'hanno fatto. Insomma, si aumentano le tassei ai massimi livelli in ragione del pre-dissesto - insorge - e poi non si raccolgono gli incassi laddove sarebbe giusto e possibile. Per tutto questo, non c'è altra definizione se non quella di mala gestio». Ai mancati introiti dai 1800 stalli sulle strisce blu e dagli altri 1593 nelle aree chiuse, però, andrebbero aggiunti quelli relativi alle contravvenzioni che, opportunamente, i vigilini dell'Acs non hanno potuto più elevare per diverse settimane. A questo punto, pure immaginando che l'amministrazione riesca a trovare la difficile quadra economica per riaffidare i servizi di manutenzione e scassettamento, prima che i dispositivi tornino tutti in funzione ci vorrà del tempo.
 

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