Avellino, l'ira dei sindacati: «Una pazzia definanziare la Piattaforma logistica»

Fiordellisi (Cgil) attacca il governo: sabato 22 la manifestazione in Valle Ufita

Franco Fiordellisi
Franco Fiordellisi
di Nicola Diluiso
Lunedì 17 Aprile 2023, 10:42
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«È una pazzia definanziare la Piattaforma logistica. Non possiamo non arrabbiarci con il governo nazionale quando, per esempio, per il ponte sullo Stretto i costi previsti sino a qualche mese fa (7 miliardi di euro, ndr) sono stati rettificati e inseriti nel Def con un importo più che raddoppiato, mentre nel nostro caso si rischia per molto meno di mandare in frantumi un'occasione irripetibile».

Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino, confermando la data del 22 aprile per la manifestazione di protesta in Valle Ufita, sviscera le ragioni che alimentano i dubbi in merito al rischio che corre l'Irpinia di vedersi sottratta dalla revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) la Piattaforma logistica.

E ricorda: «Per confermare l'utilità di una Stazione Hirpinia che andasse oltre il semplice scalo passeggeri abbiamo dovuto lottare come sindacati, come anche Confindustria e gli enti locali, dall'inizio. Ci sono state visioni diverse con progetti alternativi. Alla fine, grazie all'attività delle forze sociali si è riusciti ad avere una copertura parziale (i 26 milioni di euro inseriti nel Pnrr, ndr) per l'inserimento dell'opera tra le attività strategiche che doveva fare Rfi».

Preoccupazioni, dubbi e timori. Con in primo piano un quesito chiaro e netto: che senso avrebbe realizzare una stazione ferroviaria - tra l'altro qualificata come Alta capacità-Alta velocità (proprio perché destinata anche al trasporto di merci) senza un Polo logistico? «Ad un certo punto spiega Fiordellisi si è registrata la discussione sull'utilità di fare o meno il curvone (passaggio della ferrovia Napoli-Bari, con annessa stazione in Valle Ufita, e non potenziamento del tracciato esistente, ndr). Ebbene, siamo riusciti a far ricadere la scelta in Valle Ufita, proprio per la valenza della annessa Piattaforma».

Il tutto da ricondurre ad un polo strategico collocato tra i due mari, e nella direttrice transeuropea del corridoio Ten-T Scandinvo-Mediterraneo: «Effettivamente continua il segretario della Cgil - ci terrei a sottolineare l'importanza di questa infrastruttura in un concetto di retroportualità sì, ma anche e soprattutto di intermodalità gomma-ferro. Perché quest'ultimo aspetto, considerando l'orografia del territorio, rappresenta per le imprese locali un'opportunità ancora più vantaggiosa: basta considerare i costi inferiori per la gestione dei semi rimorchi rispetto ai container». Fiordellisi, rivendicando il ruolo di autonomia del sindacato, rispetto a qualche detrattore che lo definisce il rimorchio di Confindustria, ricorda «l'impegno con i lavoratori dell'Iia e delle altra aziende che vede in questa dinamica un punto per abbattere i costi e favorire il miglioramento dell'attività produttiva da una parte e dei salari dall'altra».
In settimana il ministro Fitto tornerà in Parlamento per l'informativa sullo stato di attuazione del Pnrr. Si ipotizza che per quei progetti non realizzabili entro il 2026 (e per la Piattaforma non c'è stralcio di progetto), quindi «esclusi», possa esserci l'ancora di salvezza rappresentata dal Fondo sviluppo e Coesione (scadenza 2029). «Questa contingenza mi fa tremare le vene ai polsi. Una cosa è immaginare la valenza transnazionale della Piattaforma, un'altra è immaginarla con un valore regionale. Allora Rfi e Mercitalia non possono permettersi di decidere se far sviluppare o depotenziare con le loro scelte un territorio che ha già deciso».

Intanto, resta confermata la manifestazione di sabato prossimo. Tra qualche ora la certezza sul luogo dell'evento. Individuato il centro fieristico della Comunità montana, in secondo luogo la palestra comunale di Grottaminarda. L'orientamento: prima un'assemblea allargata, poi una marcia verso il cantiere. «Organizzeremo tutto collegialmente annuncia Fiordellisi. E se non avremo una risposta dal governo per il Primo maggio proporremo una grande manifestazione nell'area di Santa Sofia. La mobilitazione deve essere per l'idea di sviluppo dell'Irpinia».
Oltre le ragioni elencate, il segretario generale della Cgil di Avellino aggiunge: «Senza la Piattaforma corriamo il rischio che la Stazione servirà ad accompagnare un'ulteriore migrazione. È assurdo che su una situazione che concerne l'idea di futuro sia messo tutto in discussione».
 

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