Avellino, si muove il prefetto:
arriva il commissario per il bilancio

Avellino, si muove il prefetto: arriva il commissario per il bilancio
di Flavio Coppola
Mercoledì 22 Agosto 2018, 10:15
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La Prefettura irrompe d'imperio sul Bilancio consuntivo 2017. Il Palazzo di Governo commissaria sul tema la giunta comunale di Vincenzo Ciampi e nomina il tecnico Mario Tommassini.

Tempo scaduto per l'assessore alle Finanze, Gianluca Forgione, il dirigente di seconda fascia del Ministero dell'Interno scelto dal prefetto, Maria Tirone, avrà il compito di redigere lo schema di Bilancio consuntivo 2017 entro 30 giorni dal suo insediamento, che avverrà ad horas. Un nuovo tsunami si abbatte dunque sull'esile amministrazione pentastellata, e sa di bocciatura per l'intero esecutivo. Fermo restando che il Consuntivo 2017 andava approvato in Consiglio comunale entro il 30 aprile scorso, mentre l'atto proposto dall'allora assessore alle Finanze, Maria Elena Iaverone, era stato approvato soltanto in giunta e poi bocciato pesantemente dai revisori, la nuova amministrazione ci aveva messo l'impegno e la faccia. Emendare e riscrivere il documento era l'obiettivo che si erano posti il sindaco Ciampi e l'assessore Forgione. Per questo, avevano anche annullato in giunta lo schema di consuntivo approvato dall'amministrazione Foti. Ma non è bastato. Anzi.
 
Nell'atto viene specificato che il commissariamento avviene anche «vista la revoca della precedente deliberazione, in conseguenza del parere negativo dei revisori» e «dato atto che l'approvazione del rendiconto è propedeutica anche all'adozione dell'adempimento degli equilibri di bilancio», che invece andavano approvati entro fine luglio.

Riformulato il Consuntivo 2017, ovviamente al netto delle 15 criticità che avevano accompagnato il rendiconto prodotto dal settore Finanze avellinese, guidato da Gianluigi Marotta, il commissario porterà l'atto in Consiglio comunale. In presenza di un responso favorevole dell'aula, l' amministrazione dovrà redigere un piano di rientro che si preannuncia lacrime e sangue. In caso di bocciatura, l'ente sarà commissariato ed il Comune si avvierà verso il dissesto.

Nel frattempo, dopo aver ribadito la volontà di recuperare autonomamente il Consuntivo solo 3 giorni fa, l'assessore al Bilancio, Gianluca Forgione, rivendica il lavoro avviato. «Innanzitutto comincia bisogna tener presenti le origini del problema. Il consuntivo il riferimento ovviamente è alle lacune della gestione Foti andava approvato entro il 30 aprile 2018. Come amministrazione, ci siamo insediati il 25 luglio ed eravamo a buon punto nella costituzione dei Fondi necessari. Eravamo partiti dalla revoca della delibera della giunta Foti e stavamo valutando le soluzioni». L'esponente dell'esecutivo Ciampi non vuol sentir parlare di bocciatura: «Di certo non lo è del nostro operato, perché la norma prevedeva l'approvazione nei mesi scorsi. Evidentemente la scadenza degli equilibri di Bilancio è stata ritenuta prioritaria rispetto a quella del rendiconto, e la Prefettura, purtroppo, ha ritenuto di accelerare i tempi».

Il commissario Tommassini, come da prassi, richiederà l'appoggio dei tecnici comunali. Poi toccherà al Consiglio: «Chi boccerà il Bilancio avverte Forgione si assumerà le proprie responsabilità. Sarà un atto redatto da un commissario, con i pareri di legittimità dei revisori e degli uffici. Noi amministratori siamo di passaggio ma il Comune è fatto di dipendenti e dirigenti». Una volta approvato il Bilancio, servirebbe comunque un piano di rientro: «Andrebbe sviscerato dopo la rideterminazione del disavanzo riferisce l'assessore - Valutati gli effetti sul bilancio 2018-2020, laddove non ci fosse possibilità di rientrare nel triennio, dovremmo procedere ad un piano di recupero o pre-dissesto. Ma anche qui l'ultima parola spetterebbe al Consiglio comunale».

In serata poi le parole del sindaco Ciampi contro il centrosinistra: «Ad Avellino ormai assistiamo al teatrino dell'assurdo. Oggi si è arrivati a dire finanche che la nomina del commissario ad acta per il bilancio è un atto di sfiducia nei confronti dell'attuale giunta. Cioè gli altri fanno i danni e noi siamo i colpevoli? Se dobbiamo utilizzare il termine sfiducia, lo dobbiamo riferire solo ed esclusivamente nei confronti di Foti e della giunta che ha governato negli anni scorsi e della classe politica del Pd. Un atto prefettizio non ha fatto altro che certificare un dato: la totale inadeguatezza della classe politica che ha governato Avellino la scorsa legislatura».
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