Espletati i concorsi, arrivano le nomine per quattro primari all'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino. I neo assunti andranno a dirigere i reparti di Ematologia, Neurochirurgia, Radiologia e Urologia.
Si tratta, rispettivamente, di Antonio Maria Risitano, Armando Rapanà, Lanfranco Aquilino Musto e Vittorio Imperatore. Tutti con una grande esperienza pregressa e molto noti nell'ambiente anche oltre i confini provinciali. Rapanà, 54 anni, arriva dall'ospedale Lorenzo Bonomo di Andria, dove dal 2016 ha diretto l'Unità operativa complessa di Neurochirurgia. Il nuovo direttore dell'Unità operativa di Urologia, Imperatore, 51 anni, esperto laparoscopista e chirurgo di patologia oncologica, dal 2004 è responsabile del reparto di Urologia dell'ospedale Buon consiglio Fatebenefratelli di Napoli. L'ematologo Risitano, 47 anni, da cinque anni è direttore del Programma trapianti di Midollo osseo dell'Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli. Musto, 64 anni, arriva invece dal presidio ospedaliero Criscuoli di Sant'Angelo dei Lombardi, dove dal 2003 ha diretto l'Unità operativa complessa di Diagnostica per immagini. Nelle rispettive graduatorie di concorso, i quattro sono risultati primi classificati. «Auguro ai nuovi primari buon lavoro», dice il direttore generale dell'Azienda ospedaliera Moscati Renato Pizzuti. «Sono tutti degli eccellenti professionisti che entreranno a far parte della squadra di ottimi specialisti che può vantare Moscati, contribuendo ad accrescere ulteriormente il prestigio dell'Azienda, mantenuto ad alti livelli da chi, per anni, nel ruolo di facente funzione, ha gestito i reparti con serietà e competenza». Ancora diversi i reparti scoperti, dunque l'azione di attribuzione delle posizioni apicali, necessaria per un'appropriata organizzazione aziendale, proseguirà nei prossimi mesi: «Già sono stati banditi i concorsi - informa ancora Pizzuti - per il conferimento dell'incarico di direttore delle Unità operative di Neurologia, Anestesia e Rianimazione e Anatomia patologica». Insomma, un altro passo in avanti nella riorganizzazione della città ospedaliera il cui personale è ancora stremato per l'impegno profuso nel corso dell'emergenza sanitaria per il nuovo Coronavirus. Da qualche settimana a questa parte, dopo una pausa di oltre un mese, lo spettro del Covid-19 è tornato a minacciare l'Irpinia e in più di un'occasione, in particolare al pronto soccorso, si sono registrati disagi.
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Avellino, poker di primari per il Moscati
Rapanà alla Neurochirurgia
di Antonello Plati
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Giovedì 16 Luglio 2020, 09:33
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