Avellino: rifiuti, il corto circuito tra Regione e Provincia, c'è l'alt di Bonavitacola

Scontro istituzionale tra i due enti

Rifiuti ad Avellino
Rifiuti ad Avellino
di Alessandro Calabrese
Venerdì 14 Aprile 2023, 09:01
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Sulla procedura per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti in Irpinia è ormai scontro istituzionale (ma anche politico, anche se per motivi diversi, tra Buonopane e i consiglieri regionali Alaia e Petracca). E quella che prima era una disputa tra Ato e Provincia, ora, chiama in causa anche Palazzo Santa Lucia. Ieri mattina, infatti, il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, ha annunciato con soddisfazione che dalla Direzione generale che fa capo alla giunta regionale, era arrivato il parere richiesto il 30 marzo scorso sulla bontà del percorso da lui ipotizzato: l'acquisizione di almeno il 51% delle quote di IrpiniAmbiente da parte dei Comuni irpini dell'ambito, in alternativa al progetto di Collina Liguorini di nuova società in house. Aggiungendo che «non solo l'opzione indicata è percorribile ma è quella preferita dalla stessa Regione. La nota arrivata avalla questo percorso e sostanzialmente mette una pietra tombale su quello dell'Ato, perché non ha concluso la procedura di costituzione della newco e di affidamento del servizio». Nel pomeriggio, però, il vice governatore Fulvio Bonavitacola ha diffuso una sua dichiarazione che smentisce il tenore delle affermazioni del vertice di Palazzo Caracciolo. «Diversamente da quanto si ricava da tali dichiarazioni dice l'assessore regionale all'Ambiente - la Regione non ha avallato alcuna posizione sullo specifico percorso da seguire per il superamento delle funzioni attualmente esercitate dalla provincia di Avellino. In realtà, a seguito di un quesito posto, gli uffici regionali hanno risposto correttamente e asetticamente con una nota che si limita a richiamare le previsioni del recente decreto legislativo 201 del 23 dicembre 2022. Tale nota, infatti, non affrontava le questioni specifiche in essere nella provincia di Avellino, ma definiva il quadro normativo in ambito statale e regionale».

 

Per Buonopane, invece, la lettura è più diretta: «La Regione apre alla possibilità di una società in house dei comuni, come soluzione più rapida, economica e che dà continuità al servizio conservando la gestione pubblica. Mentre l'Ato resta ente di programmazione e regolazione che, se si deciderà per questo percorso, dovrà prendere atto di una società in house esistente, IrpiniAmbiente, e affidarle il servizio». Salvo nel pomeriggio correggere leggermente il tiro spiegando come «la Regione ritiene idonea l'ipotesi di subentro dei singoli Comuni nella titolarità delle quote di capitale della società Irpiniambiente. Di qui, la mia volontà di coinvolgere i sindaci nel percorso. Sono gli amministratori che devono guidare tali processi. Pertanto, nei prossimi giorni convocherò un'assemblea dei sindaci per un approfondimento sulla questione.

Quella della Provincia è un'opzione che si offre ai Comuni e che, appunto, è consentita dal quadro normativo vigente».

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Secondo il vicegovernatore, però, la questione dirimente è un'altra. «Il quadro normativo spiega - impone il superamento delle funzioni esercitate dalle Province (tutte le province, non solo la provincia di Avellino), ma le relative modalità devono tenere conto dei vincoli e divieti dettati dal citato decreto legislativo. Tutto qui. Semplice e persino ovvio. La Regione resta estranea alle scelte di merito che gli enti competenti intendono prescegliere per dare attuazione a questo superamento. Riservandosi solo di assumere, ove necessario, ogni opportuna iniziativa di carattere generale e di applicazione in ambito regionale perché non venga rinviato sine die un adempimento non più differibile». In definitiva, specificato che, come affermato poi anche dalla fascia azzurra la nota regionale non riguarda la situazione specifica dell'Irpinia, nel testo fornito dalla Direzione Generale per il Ciclo Integrato delle Acque e dei Rifiuti, si può leggere una ulteriore interpretazione del decreto legislativo sui servizi pubblici locali. Sulla vicenda ognuno sembra andare in una sua direzione. Del resto Buonopane ieri ha anche incontrato i sindacati per illustrare la situazione.
 

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