Avellino, scattano le sospensioni
dei sanitari «No vax»

Il tempo è scaduto. Saranno emessi oggi i provvedimenti di sospensione dal lavoro (senza retribuzione) o di assegnazione ad altra mansione per gli operatori sanitari irpini che non si sono vaccinati contro il Covid 19 venendo meno, dunque, a quello che per loro è un obbligo di legge (oltre che etico e professionale). «Abbiamo portato a termine gli accertamenti, nella giornata odierna saranno comunicati i dettagli», è l'annuncio della manager dell'Asl di Avellino, Maria Morgante. Che arriva però con netto ritardo. Infatti, a più di un mese dall'invio delle lettere di richiamo, solo oggi si dovrebbe chiudere una pratica che ha richiesto tempi molto più lunghi rispetto a quelli di altre aziende sanitarie campane. «La maggior parte degli operatori sanitari ha fatto la prima dose di vaccino: le sospensioni saranno poche», aggiunge Morgante.

Dovrebbero essere al massimo una decina tra medici, infermieri e Oss che vedranno azzerarsi lo stipendio fino alle fine dell'anno o che saranno assegnati a un'altra mansione non a contatto coi pazienti. Come noto, l'indagine condotta dall'Asl di Avellino ha portato all'individuazione di 50 operatori sanitari residenti in Irpinia e in servizio negli ospedali della provincia: 18 nei presidi di competenza dell'Asl (tra loro potrebbe esserci anche qualche medico di base) e 32 al Moscati (che dopo le verifiche dell'Asl provvederà adesso in proprio ad emettere i provvedimenti disciplinari).

Altri 12 no vax irpini erano stato censiti, ma 4 sono andati nel frattempo in pensione (per loro è decaduto l'obbligo di legge), 7 si sono vaccinati e uno ha presentato una documentazione clinica che lo esenta dalla vaccinazione. Inoltre, all'Azienda ospedaliera Moscati sono stati scovati altri 20 operatori non immunizzati, ma non residenti in provincia di Avellino (per loro l'accertamento è stato condotto dall'Asl territorialmente competente). Come detto, circa un mese fa sono state inviate le prime lettere di richiamo, dal ricevimento delle quali sono scattati i 5 giorni di tempo per rivedere la posizione, pena la sospensione o l'assegnazione ad altro ruolo. Passando alla campagna vaccinale, continua l'attività degli hub anche in modalità Open Day. Oggi e domani, i centri vaccinali dell'Asl di Avellino, oltre a garantire la somministrazione delle seconde dosi secondo calendario, saranno aperti dalle 8 alle 14 a tutti i cittadini, a partire dai 12 anni, per la somministrazione del vaccino (Pfizer, Moderna e Jhonson & Jhonson) senza prenotazione.

Oggi cancelli aperti ad Atripalda, Ariano Irpino (palazzetto dello sport e centro sociale Vita), Avellino (Pala Del Mauro e caserma Berardi), Bisaccia, Cervinara, Grottaminarda, Monteforte Irpino, Montella, Montefalcione, Montemarano, Montoro, Mugnano, Sant'Angelo dei Lombardi e Solofra. Domani ad Altavilla Irpina, Ariano Irpino (palazzetto dello sport e centro sociale Vita), Atripalda, Avellino (Pala Del Mauro e caserma Berardi), Bisaccia, Cervinara, Lioni, Flumeri, Mercogliano, Montefalcione, Monteforte, Montella, Montemarano, Montoro, Moschiano e Solofra. Sabato (ultimo report disponibile), l'Asl di Avellino ha somministrato 917 dosi di vaccino. Così suddivise: 60 presso il centro vaccinale di Monteforte Irpino, 56 a Mirabella Eclano, 24 a Sant'Angelo dei Lombardi, ad Avellino 107 presso il palazzetto dello sport e 30 presso il drive through della caserma Berardi, 95 a Montoro, 30 a Solofra, ad Ariano Irpino 43 presso il centro sociale Vita e 47 presso il palazzetto dello sport, 44 ad Atripalda, 24 a Moschiano, 30 a Cervinara, 47 a Montefalcione, 18 a Grottaminarda, 30 a Mercogliano, 23 ad Altavilla Irpina, 87 a Mugnano del Cardinale, 21 a Bisaccia, 47 a Lioni, 12 presso gli studi dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta, 42, infine, a bordo del camper della salute. L'unità mobile continua il tour in Irpinia. Anche in questo caso, come per gli Open Day, tutti i residenti in provincia di Avellino, a partire dai 12 anni, potranno presentarsi presso i comuni individuati dall'Asl, muniti di tessera sanitaria e senza prenotazione, per effettuare la vaccinazione anti-covid, fino ad esaurimento posti disponibili.