Avellino senza consultori: «Impegni non mantenuti»

Almeno due le sedi che avrebbero dovuto essere messe a disposizione

Un consultorio
Un consultorio
di Alessandro Calabrese
Lunedì 16 Gennaio 2023, 08:51
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Sono trascorsi oltre 14 mesi da quando, dopo una prima bocciatura, il Consiglio comunale di Avellino ha approvato la mozione dell'esponente del M5S Nando Picariello sulla riattivazione dei consultori familiari in città. Almeno due le sedi che avrebbero dovuto essere messe a disposizione dall'amministrazione per allestirli nel giro di qualche settimana, una volta individuate. Insomma, giusto il tempo di effettuare le procedure di natura burocratica e verificare l'idoneità dei locali selezionati da un punto di vista sanitario e funzionale e le strutture sarebbero partite andando a colmare un enorme vuoto nel capoluogo. Ma se la prima parte dell'iter, affidato all'assessore Marianna Mazza, è stato da tempo realizzato, la seconda, di natura strettamente patrimoniale, e per questo di competenze del collega Stefano Luongo, non ha ancora visto la luce.

A riferirlo è lo stesso consigliere pentastellato di Palazzo di Città che ha incontrato la delegata alle Pari opportunità per fare il punto della situazione. «Purtroppo - afferma il membro dell'opposizione - si continua a non tener fede alle promesse fatte e, in questo caso, situazione ancor più grave, ad una delibera dell'assise che aveva impegnato l'amministrazione sulla questione.

Secondo le notizie che ho ricevuto, atti, documenti, autorizzazioni e tutto quanto l'incartamento necessario per realizzare un progetto del genere è stato portato a termine. Ciò che manca, invece, è la messa a disposizione concreta di spazi comunali. È evidente che l'assessore Luongo s'impegni molto di più nell'organizzazione di eventi e concerti ma quando c'è da lavorare per fornire un servizio essenziale assente da anni non agisce con lo stesso spirito. Presente per musica e divertimento, non pervenuto se bisogna difendere gli interessi dei deboli».


Naturalmente, l'assessore Mazza non può entrare in competenze che non sono sue e, quindi, nonostante tutta la pratica sia stata espletata i consultori ad Avellino restano ancora una chimera. «Parliamo di strutture fondamentali per le famiglie e le donne di una comunità - continua Picariello - alle quali potersi rivolgere per visite, consulti, consigli. Da anni, ormai, questo servizio non è più garantito in città. Serviva una spinta per riproporne l'esigenza e lo abbiamo fatto, con l'auspicio che in un arco temporale ragionevole i consultori potessero essere ripristinati nei locali scelti dall'amministrazione comunale. E invece no, dal novembre del 2021 ad oggi non è cambiato nulla. Eppure una prima location era stata anche individuata a Rione Mazzini ma poi non se n'è fatto più niente. La legge che li istituisce ne prevede uno ogni 20mila abitanti. Dunque, ad Avellino ne dovrebbero funzionare almeno due ma mi rendo conto che, con l'attuale gestione della cosa pubblica e la sensibilità che ne traspare, già l'apertura di un primo centro sarebbe un'enorme conquista».


Indice puntato contro Luongo ma anche contro il sindaco Gianluca Festa in quanto primo riferimento di una maggioranza consiliare che, al secondo tentativo con la modifica non sostanziale di qualche parola, quella mozione sembrava averla approvata convintamente ma che subito dopo, a quanto pare, se n'è dimenticata. «Il caso - riprende il riferimento del M5S - va ad inserirsi in un contesto dove le politiche sociali e i servizi di assistenza alla popolazione vanno molto a rilento. Da poco, inoltre, si è passati dal Piano di zona all'azienda consortile speciale che, però, ancora deve strutturarsi con personale proprio per poter andare a regime. Dunque, a richiedere attenzione sull'argomento è lo stesso scenario che non presenta alternative. Trovare dei locali idonei per queste strutture, quando di consultori familiari c'è una grande richiesta, non mi pare un'impresa impossibile. Senza dimenticare che si sta contravvenendo ad una disposizione del Consiglio. Se si vuole davvero far fare al nostro sistema di assistenza sociale un passo in avanti bisogna rispondere alle esigenze espresse dalla popolazione. Questa è una di quelle».


Prima di Picariello, a riesumare i consultori aveva provato l'ex consigliera di SiPuò, Nadia Arace. Era l'ottobre del 2018 e il sindaco era l'attuale consigliere regionale del M5S, Vincenzo Ciampi, che, però, a novembre fu sfiduciato.
 

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