Su Sidigas ancora un'udienza camerale: gli avvocati chiedono il dissequestro delle quote societarie e il riaffidamento a Gianandrea De Cesare. Richiesta supportata dalla volontà dell'azienda di voler saldare i debiti con il fisco.
Nel corso dell'udienza svoltasi dinanzi al gip del tribunale di Avellino, Marcello Rotondi intanto è stata presentata anche una proposta di fitto delle reti della Sidigas per alcuni mesi, in vista di un definitivo acquisito per 58 milioni di euro.
Ad avanzarla Angelo Antonio D'Agostino, patron dell'Avellino Calcio. Richiesta avanzata mentre gli agenti delle fiamme gialle di Avellino gli notificavano la chiusura delle indagini per indebita compensazione di crediti fiscali.
D'Agostino ha già restituito 1,7 milioni di euro, ma resta tutt'ora in piedi l'ipotesi di reato.
Ritornando a De Cesare la settimana prossima sarà quella decisiva per le sorti delle sue società, in quanto dovrà presentare un piano per attestare la possibilità di saldare i debiti.
Dunque dai legali di De Cesare è stata contestata la cattiva gestione dell'azienda da parte del custode giudiziario e dell'amministratore che avrebbero dovuto custodire e non svendere i beni della società. Le indagini hanno inoltre evidenziato una serie di illeciti, a loro avviso compiuti da Baldassarre e Scalella da quando sono stati nominati alla guida della società dopo il sequestro - disposto dalla procura avellinese nel luglio del 2019 - di 97 milioni di euro sui beni e il patrimonio della società partenopea di distribuzione di gas naturale.
Gravi le ipotesi di reato al momento contestate prima dalla procura di Roma che aveva aperto un fascicolo, trasmesso successivamente alla procura partenopea: per il custode giudiziario Baldassarre l'accusa è di concussione reiterata, peculato e abuso d'ufficio in concorso, mentre per l'amministratore della società Dario Scalella le accuse provvisorie sono di peculato e abuso d'ufficio in concorso. Intanto sempre nel corso dell'udienza svoltasi in camera di consiglio il nuovo custode Palmerini avrebbe anche preannunciato di voler procedere al recupero di alcune somme versate dalla Sidigas come compenso a dei professionisti che durante l'amministrazione giudiziaria hanno prestato la loro opera professionale percependo cifre elevate.