Avellino: restauro Dogana, rescisso il contratto. Il sindaco: «Ditta inadempiente»

Si va verso un contenzioso

La Dogana ad Avellino
La Dogana ad Avellino
di Rosella Fierro
Sabato 8 Aprile 2023, 09:28
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«La Dogana va restituita alla città entro i tempi previsti per questo abbiamo rescisso il contratto con un'impresa che in due mesi non ha mai messo piede in cantiere». Il sindaco, Gianluca Festa, rassicura la comunità sul futuro del monumento di Piazza Amendola. All'indomani della revoca del contratto alla ditta aggiudicatrice dell'intervento da 2,7 milioni, finanziato con i fondi Pics, il sindaco dà la sua versione su quanto accaduto. «La documentazione presentata dalla Sapit era molto carente rispetto ad alcuni aspetti che saranno oggetto di valutazione e confronto, ed eventualmente di contenzioso, in particolare in materia di sicurezza». Carenze che, risponde Festa a domanda precisa, non potevano essere valutate in sede di affidamento definitivo dalla commissione comunale perché «erano relative ai lavori veri e propri e, dunque, all'attività di cantiere. Quando si effettua un affidamento si valuta solo la parte amministrativa e quella economica, cosa diversa alla fase operativa del cantiere. E' un fatto incontrovertibile che per due mesi l'impresa non ha mai messo piede in cantiere. Non potevamo consentire di perdere altro tempo».

Alla stessa impresa era già stata liquidata un'anticipazione rispetto all'intero importo dei lavori, ma anche su questo Festa non sembra avere dubbi: «c'era chiaramente una cauzione a tutela del Comune, l'impresa avrebbe dovuto rispettare la procedura cosa che non è accaduta, quindi quei soldi saranno recuperati certamente.

La nostra priorità resta realizzare un intervento inseguito ormai da anni. Poi verrà anche il tempo del confronto e, forse, del contenzioso con la ditta esclusa. L'unico obiettivo da perseguire deve essere quello di riconsegnare la Dogana alla città perché rappresenta uno dei tasselli più importanti dei nostri cinque anni di amministrazione».

Per riaffidare i lavori alla seconda impresa in graduatoria, la Imprecal, i tempi non saranno lunghi. «È stata convocata la ditta e in tempi rapidi procederemo con la consegna dei lavori. Per rispettare le scadenze imposte dai fondi europei del Pics». Altra questione di rilevanza sociale ancora aperta è quella del Centro per l'Autismo di Valle. Saltata la trattativa diretta con il proprietario dei suoli, la giunta ha approvato la procedura di acquisizione sanante dell'area che ora dovrà ottenere l'ok definitivo dall'aula. «Era l'ultimo ostacolo sulla strada per l'apertura della struttura. Anche il Centro per l'Autismo- chiosa Festa- rientra tra le nostre priorità. Apriremo la struttura per consegnarla alle famiglie dei bambini autistici offrendo, insieme all'Asl, il migliore dei servizi possibili. Il nostro obiettivo è farne un centro all'avanguardia per l'assistenza ai ragazzi con sindrome dello spettro autistico».

L'occasione per uno scambio di battute con la stampa sui due argomenti caldi del momento, l'inaugurazione della mostra «Banksy è chi Banksy fa, an unconventional Street Art Exhibition» all'ex Eliseo. Affiancato dall'assessore al turismo, Laura Nargi, e dal curatore della mostra, Matteo Vanzan, in attesa che entri a pieno regime la Fondazione Cultura, Festa rilancia le attività della struttura di via Roma: «Come annunciato in consiglio comunale, l'ex Eliseo, oltre ad essere dedicato al cinema, deve rappresentare la casa della cultura a trecentosessanta gradi. Dopo la mostra su Andy Warhol, presentiamo quella su Banksy e già abbiamo in programma il Borgo dei Filosofi, e poi ancora le proiezioni in collaborazione con la Cineteca di Bologna». Festa chiosa scagliandosi nuovamente contro inciviltà e vandalismo: «chi vorrà visitare la mostra su Banksy potrà apprezzare la vera street art, cosa ben diversa da quella incivile e imbecille operata da chi sporca le mura della città, comprese quelle dell'ex Eliseo».
 

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